In un mondo che cambia in cui culture, etnie, credo religiosi, razze, ricchezza e povertà si contaminano in un flusso di idee e di comunicazioni che esulano dalla nostra volontà, la Dichiarazione Universale dei DIRITTI UMANI si pone come punto di riferimento indispensabile per dipanare qualsiasi conflitto o situazione.
È ciò cui aspiravano i legislatori che oltre 70 anni fa, per la prima volta nella storia dell’umanità, all’indomani della fine della guerra più sanguinosa di sempre, hanno creato e sottoscritto un accordo che, se rispettato, avrebbe evitato qualsiasi conflitto e ripristinato la giustizia tra i popoli.
Purtroppo quella preziosa e saggia Dichiarazione in tantissime occasioni è rimasta solo sulla carta e stiamo assistendo ad una proliferazione di guerre disperse in tutti i continenti, che di fatto corrisponde ad una vera e propria terza guerra mondiale.
Parlare di DIRITTI UMANI in questa realtà internazionale è quindi un eufemismo e mai come ora è necessario ricordare a tutti. In primis ai politici, che quella Dichiarazione è la più efficace arma contro le ingiustizie e in favore della pace.
“I Diritti Umani devono essere resi una realtà e non un sogno idealistico” scriveva il filosofo e umanitario L. Ron Hubbard, un impegno che i seguaci della religione di Scientology da lui fondata negli anni ‘50, si sono presi l’impegno in prima persona, promuovendoli in ognuna delle 160 nazioni in cui sono presenti, Sardegna compresa, dove nella settimana in corso, in collaborazione dei volontari di Uniti per i Diritti Umani, distribuiranno i libretti in diversi quartieri di Cagliari e Olbia e tra gli studenti del Liceo Classico Siotto Pintor di Cagliari.
Info su: www.unitiperidirittiumani.it