Non è mancato l'elemento folkloristico nella distribuzione di materiale informativo che, nella serata di lunedì 18 febbraio, i volontari della Chiesa di Scientology e della fondazione Uniti per i Diritti Umani, effettueranno per le vie del quartiere di San benedetto a Cagliari. Nella voglia di simboleggiare la necessità di un movimento per i Diritti Umani che si estenda oltre i confini della nostra nazione, i volontari hanno informato centinaia di persone su questi 30 articoli che rappresentano l'ennesimo tentativo civico di porre fine a qualsiasi forma di discriminazione.
Certo i tempi che viviamo non ci fanno pensare a una vera intenzione di attuare questo codice, e certamente non ci sono le condizioni perché questo avvenga in un futuro prossimo se si considera che, senza allontanarci dalla Sardegna, le violazioni che avvengono in nome del progresso stanno facendo perdere sempre più la considerazione che si possa davvero avere uguaglianza di diritti.
Il filosofo e umanitario L. Ron Hubbard in un suo celebre scritto affermò che “I diritti umani devono essere resi una realtà non un sogno idealistico”. Proprio in questi giorni, nella nostra regione, i pastori stanno mettendo in luce il fatto che i diritti non sono gli stessi per tutti, ma anche che per vedere i propri diritti rispettati, le persone d'onore sono disposte a tutto, anche mettere in gioco il frutto del proprio lavoro.
La stessa forza e lo stesso onore dovrebbero essere messe in piazza da tutti affinché i 30 articoli di questo documento tanto voluto dalle Nazioni Unite, sia divulgato, studiato nelle scuole e soprattutto rispettato. I singoli cittadini devono essere i primi a farsi da portavoce ed essere d'esempio affinché i Diritti Umani siano rispettati.