Si continua a fare distinzioni tra droghe “leggere” e “pesanti”, pur denominandole entrambe: DROGHE. Una palese contraddizione visto che in entrambi i casi di droghe si tratta! Sarebbe allora il caso di andare a vedere la definizione del termine: “droga è qualsiasi sostanza che non sia cibo che, quando immessa nel corpo, cambia il modo in cui esso funziona o il modo in cui la persona pensa o si sente”. Come si può vedere non fa distinzione tra droghe più o meno leggere o pesanti.
Assidui consumatori di marijuana e hashish dichiarano che non si metterebbero mai “alla guida di un veicolo dopo aver fumato una canna, perché per un po di tempo i riflessi e le reazioni sono molto più lente”. Eppure gli spacciatori, e non solo loro, insistono che la canna è solo un rilassante ed è innocua. Per poi leggere sui media di qualche giorno fa che un bambino è stato massacrato di botte fino alla morte, dal compagno della mamma che per tutta la giornata, come al solito, si era fumato un numero imprecisato di canne. Se questi possono essere gli effetti perché rischiare? Dove mettiamo il limite massimo per cui si è ancora nelle condizioni di essere in grado di auto controllarsi e non essere un pericolo per se e per gli altri?
No! Il dibattito non è su liberalizzare o meno le droghe leggere a scopo ludico, il dibattito è se si vuole creare una società libera dalla droga o prigioniera di pericolose ideologie il cui scopo nascosto è quello di creare una società dipendente e più facilmente controllabile. Un pericolo tutt’altro che remoto vista la deriva che stanno imboccando moltissimi giovani e adolescenti, facili prede delle sirene degli spacciatori.
“Le droghe privano la vita delle gioie e delle sensazioni che sono comunque l’unica ragione di vivere” così scriveva il filosofo e umanitario L. Ron Hubbard negli anni ‘70, parole ancora oggi drammaticamente attuali e che spingono i volontari di Fondazione per un Mondo Libero dalla Droga e della Chiesa di Scientology a non scendere a compromessi con pusher e ideologie apparentemente “moderne”, mobilitandosi in tutti i punti cardinali della Sardegna per creare un’isola di sanità libera dalla droga. Nei prossimi giorni i volontari saranno nelle strade di Cagliari, Olbia, Nuoro, Sassari, Cabras, Quartu Sant’Elena, Assemini e Monserrato dove distribuiranno migliaia di opuscoli “la verità sulla droga”.
Info: www.noalladroga.it