Procede da due settimane e continuerà nelle prossime un'iniziativa di prevenzione all'uso di droga a Monserrato. Ad effettuarla sono i volontari di Fondazione per un Mondo Libero dalla Droga che distribuiscono gratuitamente materiale informativo all'interno del quale gli effetti della droga vengono spiegati tramite le esperienze di ex consumatori.
Non c'è un episodio specifico o uno sconcertante dato specifico per il quale sia stato scelto di distribuire questo materiale proprio nella cittadina di Monserrato. La situazione in effetti è quella che si può facilmente riscontrare in tutta l'area della città metropolitana, con particolare riferimento all'anello contenuto dalla ss.554. I ragazzi iniziano il primo consumo di stupefacenti in età di scuola media. Ci sono casi in cui già a 11 anni i “bambini” già hanno sperimentato la prima canna.
Di contro le attività di prevenzione non sono neanche minimamente paragonabili a quanto gli spacciatori siano attivi. Allo stesso tempo, a detta di alcuni professori incaricati del tema della salute, la prevenzione che viene fatta talvolta non risulta essere a misura di studente, piuttosto di scienziato. Oppure mira esclusivamente a far comprendere quanto sia presente il pericolo di finire in carcere per coloro che fanno parte del mondo della droga.
Ispirati da quanto disse il filosofo L. Ron Hubbard che affermò che “la droga è l'elemento più distruttivo presente nella nostra cultura attuale”, i volontari di questa fondazione mirano piuttosto a far riflettere sugli effettivi danni che accadono ai consumatori di droga: amici persi, relazioni sfumate, conti bancari dilapidati e soprattutto famiglie distrutte. Tutti elementi che solo gli ex-consumatori possono davvero far conoscere.
Inoltre, tornando alle attività che nello specifico stanno venendo fatte a Monserrato, l'obiettivo dei volontari è anche quello di coinvolgere il resto della cittadinanza. E' tanto vero che nessuno vorrebbe che ragazzi e adulti facessero uso di droga, quanto il fatto che troppo pochi si attivano per diffondere una cultura in cui non ci sia spazio per la stessa. Fatto causato prevalentemente dall'assenza di materiale che con semplicità esponga realmente il mondo della droga. Vuoto che è stato colmato e, grazie a questa campagna finanziata dalla Chiesa di Scientology, il materiale viene prodotto in abbondanza e distribuito gratuitamente: a Monserrato è stato consegnato ai commercianti così che possano a loro volta darne copia ai clienti; i libretti sono stati consegnati a mano ai passanti e tanti hanno chiesto e ottenuto copie extra da distribuire ad amici, figli, nipoti.
La campagna in corso non mira a discriminare il consumatore di droga o semplicemente a rendere più criminale lo spacciatore. Mira a creare consapevolezza, mira a fare in modo che le persone comprendano che l’aiuto reciproco porta al cambiamento, mira a ripristinare una cultura in cui si possa