Quest’anno saranno 71 gli anni che la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani festeggerà in tutto il mondo. Si, perché sono trascorsi ben 71 anni da quel lontano dicembre del 1948, quando illuminati legislatori hanno dotato l’umanità di una legge che, se venisse applicata anche solo in parte, avrebbe visto un nuovo rinascimento a livello planetario. Era questo il sogno di coloro che hanno lavorato a redigere quel testo, all’indomani della fine della guerra più sanguinosa della storia dell’umanità. Purtroppo gli orribili scenari di guerra sono ancora presenti in centinaia di località in tutti i continenti e i trenta diritti inalienabili per tutti gli uomini, sono solo un sogno per centinaia di milioni di esseri umani.
Ma, senza andare ad occuparci di situazioni che in apparenza sembrano troppo lontane, basta guardarci attorno per osservare come anche nelle nostre case e strade i diritti sono tutt’altro che rispettati e riconosciuti a tutti. Eppure basterebbe che ciascuno di noi li mettesse in pratica con il vicino di casa o con il collega di lavoro, o con il passante sconosciuto incontrato casualmente per strada che chiede solo il nostro aiuto magari solo con un sorriso.
“I Diritti Umani devono essere resi una realtà e non un sogno idealistico”, scriveva il filosofo e umanitario L. Ron Hubbard una esortazione che i volontari di Uniti per i Diritti Umani e della Chiesa di Scientology, suoi seguaci, hanno preso come impegno e li vede costantemente attivi in azioni di promozione dei libretti “La storia dei Diritti Umani” a Cagliari, Olbia e Nuoro.