Il rispetto dei Diritti Umani come fondamento di qualsiasi convivenza civile. È lo spirito che ha spinto i saggi legislatori a creare quella che è la legge universale più importante della storia e che, se applicata, da sola risolverebbe i problemi dell’umanità. Molti credono che sia un problema dei governi farli rispettare; sicuramente la politica ha una grande responsabilità perché questo si avveri. Persuadere i governi ad attivarsi perché si attivino pienamente perché la Dichiarazione Universale sia applicata nella sua interezza richiede un’azione efficace e sostenuta a livello popolare. Una nuova cultura deve nascere e diffondersi tra le persone, dove il rispetto delle regole e dei diritti di ognuno siano messi sempre al primo posto nelle nostre azioni quotidiane. Infatti, come diceva la Eleonor Roosvelt, l’ideatrice principale che nel 1948 diede vita alla Dichiarazione Universale:
“i Diritti Umani iniziano, dopo tutto, nei piccoli luoghi, vicino a casa, nel vicinato nel vicinato in cui si vive, la scuola o l’università che si frequenta, la fabbrica o l’ufficio in cui si lavora.”
Promuovere i Diritti Umani, quindi, è un diritto/dovere di ogni persona responsabile cui stia a cuore adoperarsi per una società più giusta e solidale.
I volontari di Uniti per i Diritti Umani e della Chiesa di Scientology della Sardegna, da anni sono impegnati nella promozione dei valori contenuti nella Carta delle Nazioni Unite. Attraverso la distribuzione di migliaia di libretti contenenti i trenta articoli in varie località dell’isola e il coinvolgimento degli esercenti locali nella divulgazione ai loro clienti, i volontari stanno contribuendo alla realizzazione del sogno del filosofo e umanitario L. Ron Hubbard che spronava tutti affinché si dessero da fare perché “i Diritti Umani siano resi una realtà e non un sogno idealistico”.