I giovani di Arezzo a confronto con il tema delle infiltrazioni mafiose. Venerdì 23 novembre, alle 17.30, l’Urban Creativity Lab di via Leone Leoni ospiterà un dibattito con Francesco Terragno della commissione antimafia della Regione Lombardia che spiegherà le dinamiche del fenomeno mafioso nel centro-nord Italia e che illustrerà il suo lavoro quotidiano per contrastarlo. L’iniziativa è aperta all’intera cittadinanza ed è inserita nell’ambito della rassegna #InspiringPeople, giunta alla seconda edizione, che nasce per portare ad Arezzo uomini e donne impegnati nel favorire un cambiamento positivo nel mondo. Ad aver voluto e organizzato l’incontro sono stati gli stessi ragazzi che frequentano e animano l’Urban Creativity Lab, che hanno scelto di approfondire la conoscenza delle mafie strutturando una serie di appuntamenti dedicati a questo tema.
Il primo di questi sarà con il ventottenne Terragno che, nonostante la giovane età, vanta già una consolidata esperienza nel settore. Dopo la laurea in Scienze Politiche a Milano e la specializzazione in un master sulle organizzazioni criminali tenuto da Nando Dalla Chiesa, l’ospite dell’Urban Creativity Lab ha iniziato ad operare nella commissione antimafia lombarda, impegnandosi anche come formatore nelle scuole su temi di educazione alla legalità. Oltre a spiegare cosa sia la mafia e come agisce, Terragno si focalizzerà soprattutto sulle infiltrazioni mafiose nella società civile con particolare attenzione ai casi del nord Italia con cui ogni giorno deve fare i conti.
L’approfondimento di questo delicato argomento proseguirà venerdì 14 dicembre con un secondo incontro che avrà come protagonista il docente universitario Vittorio Mete, che arriverà in città per presentare uno degli ultimi libri a cui ha contribuito, “Mafie del nord - Strategie criminali e contesti locali”. Il volume racconta l’espansione delle mafie in aree diverse da quelle della genesi storica del fenomeno malavitoso, illustrando un’indagine condotta nel centro-nord tra infiltrazioni nel tessuto economico e vero radicamento territoriale. «Non si parla mai abbastanza di mafie e, anzi, a scuola se ne parla troppo poco - commenta Giona Restelli di Urban Creativity Lab, organizzatore degli incontri insieme a Marco Montanari, - ma si tratta di un fenomeno che fa parte della storia italiana e che interessa anche zone vicinissime a noi. L’obiettivo è di stimolare nei ragazzi una maggior conoscenza e una più profonda riflessione su questo drammatico problema, capendo anche come contrastarlo sia a livello istituzionale che a un livello individuale con un impegno concreto nella società. L’incontro con Terragno si conforma perfettamente alle finalità di #InspiringPeople: è giovane, con un percorso di vita simile a quello dei ragazzi dell’Urban Creativity Lab e, quindi, il suo esempio può rappresentare uno stimolo ad impegnarsi e a sognare in grande».