Gabriel Marin y Moral è un giovane studente di letteratura all'Universidad de Valencia. Trasferitosi dalla campagna con il sogno di diventare uno scrittore, Gabriel affronta un periodo difficile, immerso nella solitudine totale. Finché non incontra Uriel, giovane dissoluto con cui stringerà amicizia. In lui rivede una parte uguale e opposta a sé, forte legame di unione che porta i due ragazzi a condividere un appartamento nel Barrio del Carmen.
Aiutato da un docente con la promessa di una possibile pubblicazione, Gabriel inizia un racconto, ma teme che l'alterego letterario (protagonista del suo scritto) in realtà, condensi i suoi lati più oscuri e segreti.
Diviso tra la stesura del romanzo e un lavoro da pianista notturno, Gabriel fa la conoscenza di Lei, giovane studentessa di cui si innamora perdutamente. Non è un amore convenzionale, poiché Lei, la sera della presentazione ufficiale del libro d'esordio di Gabriel, si suicida gettandosi dal cornicione di un albergo.
È l'inizio della fine, per Gabriel, che assiste alla completa disgregazione del proprio Io, giunto all'estremo tra ricordi e continui "Perché?". La schizofrenia di cui è vittima si manifesta nella quotidianità tramite visioni provenienti dal suo stesso romanzo. Terribili apparizioni lo tormentano. Intanto Uriel, traghettatore in questa discesa nella follia, è sempre presente, palesandosi alla fine come mero frutto dell'immaginazione.
La sottile linea tra reale e irreale sembra svanire, al punto da non permettere di capire se sia tutto frutto di un incubo o se il dolore provato da Gabriel sia l'unica cosa che la vita ha da offrirgli.
Pietro Bazzoli è nato a Brescia il 27 febbraio 1991.
Giornalista freelance per riviste italiane e internazionali, ha pubblicato un racconto a puntate sul mensile venezuelano Suroeste International dal titolo "La Historia de Njchlas". Ora si concentra sull'ambito dell'arte contemporanea, tanto da dirigere il magazine online Smart Review.
"Quei profondi occhi scuri" è il suo romanzo d'esordio