Un viaggio alla scoperta di sé tra teatro e psicologia. La Libera Accademia del Teatro rinnova il proprio impegno nel percorso di “Teatro interiore” che, giunto alla terza edizione, accompagnerà all’analisi e all’espressione di emozioni, immaginazione, volontà e potenzialità più profonde dell’Io. Gli incontri, aperti a tutti, prenderanno il via da sabato 15 dicembre e continueranno con cadenza mensile fino ad aprile, ospitati dalla sede della scuola aretina in piazzetta della Santissima Annunziata con orario dalle 15.30 alle 19.30. L’obiettivo del “Teatro interiore” è di proporre un percorso di crescita personale basato sull’unione delle tecniche espressive del teatro e delle tecniche introspettive della psicologia, con un processo creativo che permetterà di arrivare ad una conoscenza attiva e profonda di sé.
Il modello analitico di riferimento sarà la psicosintesi che fornirà gli strumenti per esplorare i vari aspetti del proprio mondo interiore, per diventare interpreti consapevoli della realtà e per sviluppare le potenzialità espressive, comunicative e relazionali nei vari ambiti della vita quotidiana. La pratica, invece, si svilupperà tra esercizi e improvvisazioni orientati ad una rappresentazione efficace, comprensibile, emozionante e riproducibile del sé. La sintesi di queste discipline permetterà così di leggersi nel profondo, di mettere a fuoco le dinamiche che vanno in scena nel proprio palcoscenico interiore e di attivare un dialogo costruttivo con gli altri. A tenere il “Teatro interiore” saranno Francesca Barbagli (psicologa clinica con formazione in psicosintesi) e Amina Kovacevich (attrice, regista e insegnante di recitazione e mimesica), che hanno unito le rispettive competenze per riproporre un percorso che negli anni passati ha trovato la partecipazione di tanti aretini che hanno deciso di mettersi in gioco, di scoprirsi e di leggersi nel profondo, anche senza avere alcuna precedente esperienza teatrale o analitica. Per ulteriori informazioni e per prenotazioni è possibile contattare i numeri 333/566.38.28 o 339/150.61.60. «Nell’immaginare una scena e nel metterla in atto - commentano Barbagli e Kovacevich, - è possibile entrare in risonanza con il proprio inconscio più profondo e arrivare alle radici del proprio sé, facendolo emergere e permettendogli di trovare espressione attraverso improvvisazioni ed esercizi teatrali. Il “Teatro interiore” trova origine da questa consapevolezza e si svilupperà attraverso un percorso che, seguendo un duplice binario di introspezione e condivisione, permetterà di incontrare emozioni, intuizioni, volontà e creatività, accompagnando così a diventare interpreti più consapevoli della propria realtà».