In collaborazione con la collana Project Leucotea tre racconti ricchi di emozioni
La prima storia inizia all’isola di Wight, al pop festival dei 1970, dove giungevo dall’ospedale inglese che mi ospitava per tirocinio Da Wight, a Carnaby Street per la musica e sempre musica, ascoltata, raccontata, soprattutto suonata; in una serie di iniziative a scopo culturale, divulgativo, aggregante, pro giovani… Poi l’università, il mondo del ’68. E ancora musica, a fianco della vita di lavoro, di studio, di famiglia, accanto ai ricordi della scuola, la scuola rock inventata per il figlio. E in mezzo il dramma della morte reale dell’amico di suono.
Le seconde due storie rappresentano relazioni umane illusorie che rivelano crudamente la loro profonda verità. La madre che dovrebbe esistere per accudire e viceversa è sommersa dalla propria tristezza e il figlio che le gravita intorno, sedotto e quasi indistinto. E poi la relazione fraterna, che traduce la verità del mito biblico di Caino e Abele, in un racconto fantastico quanto crudamente realistico.
Infine l’appendice del padre, che non esiste come riferimento ai figli, preso dai propri dolorosi trascorsi giovanili; si presenta a giocare con loro quando finalmente ha finito l’espiazione del ricostruire la propria vita. Ma è tardi e gioca da solo, pur nella comprensione del figlio che legge la sua infelicità.
Ezio Bincoletto è nato a Noventa di Piave il 19/01/1948, medico chirurgo, specialista in psichiatria, ha lavorato presso la clinica psichiatrica dell’università di Padova e Trento. Cofondatore con il collega prof. Condini del servizio territoriale di neuropsichiatria infantile del trentino, ultima la sua formazione con la frequenza assidua del collega Spadoni della Società Psicoanalitica di Bologna.
Appassionato di musica rock dagli anni ‘60, suona tuttora in un gruppo di amici.