“Tre orchestre, un sogno” è l’iniziativa benefica a favore dei bambini del Senegal che coinvolge i giovani musicisti dell’Accademia Suzuki Talent Center, scuola di musica dalla lunga e consolidata esperienza sul territorio che si rivolge a bambini tra i tre e i sedici anni con un approccio innovativo (il metodo Suzuki). Tre serate in luoghi importanti e rappresentativi della città a testimonianza di come la Musica, linguaggio universale per eccellenza, possa divenire anche uno strumento concreto per abbattere confini geografici, sociali ed economici tra bambini nati in contesti differenti. Organizzati dalla Onlus torinese Nutriaid Italia, dal 1996 impegnata in progetti mondiali contro la malnutrizione, i tre concerti sono un’ideale staffetta di solidarietà che si snoda, da novembre 2018 a febbraio 2019, tra bellissime architetture di Torino: Palazzo Barolo, Accademia Albertina e Basilica della Maria Ausiliatrice. Il ricavato delle tre serate sarà destinato al completamento dell’ala pediatrica dell’Ospedale “Near me: l’ospedale dei bambini” nel comune di Loul Sessene in Senegal, a 130 Km a sud-est di Dakar. La nuova ala pediatrica costituirà un punto di riferimento per i bambini che soffrono di malnutrizione, le loro famiglie e le neomamme, in un territorio privo di infrastrutture mediche appropriate.
Il primo concerto, mercoledì 21 novembre ore 20.30 a Palazzo Barolo, prevede l’esibizione dei Suzuki TastiMatti, ensemble di pianoforti tra i sei e i dodici anni, diretto dalle insegnanti Silvia Rao e Silvia Gregoriani. È curioso che il gruppo di pianisti in erba suonino proprio in quell’angolo di Quadrilatero romano ben conosciuto al Mozart fanciullo. Nel gennaio 1771, infatti, giunto da Milano insieme al padre Leopold, il bambino prodigio soggiornò nella locanda “Dogana Nuova” in via Corte d’Appello 4, vicinissimo alla dimora patrizia dei Marchesi di Barolo. Una coincidenza che lega idealmente la vita del piccolo Mozart, sostenuto e incoraggiato dal padre, a quella di questi bambini che studiano con il metodo Suzuki. La filosofia del fondatore del metodo, Shinichi Suzuki, prevede infatti che il genitore sia coinvolto nel processo di apprendimento, perché l’ambiente famigliare è quello in cui meglio si sviluppano abilità e talento.
I brani in programma a Palazzo Barolo sono stati pensati con l’idea di superare i limiti solistici del pianoforte e ottenere ciò che gli altri strumenti ottengono attraverso l’orchestra. Verranno eseguite trascrizioni orchestrali della grande scuola russa, tra cui Kabalevsky, Čajkovskij, Shostakovich, Prokofiev, Rimskij-Korsakov, per formazioni da quattro a otto mani, utilizzando anche strumenti a percussione, molto amati dai bambini.
Il salone principale dell’Accademia Albertina di Torino, sede dell’Accademia delle Belle Arti, ospiterà domenica 16 dicembre alle ore 16.30 il concerto del Suzuki Pizzico Ensemble, diretto da Gabriella Bosio, Federica Mancini, Francesca Galvagno, Carlo Pignatta, Elena Parasacco e Chiara Lijoi. Arpe, chitarre, mandolini formeranno un’unica in grande famiglia, un variopinto ensemble di strumenti a pizzico che bene si ambienta in questo luogo d’arte. Proporranno brani tratti dal repertorio dei singoli strumenti, altri scritti appositamente per orchestra a pizzico come la Tarantella del compositore tardo ottocentesco Raffaele Calace. Le trascrizioni dalla musica colta, di Charlton e Jenkins, quella dalla band inglese ColdPlay, la musica tradizionale irlandese di Brian Boru march, scozzese de La Flora di Scozia, brasiliana de la Cueca, saranno esaltate dalla sonorità di questi strumenti, così come i canti della tradizione natalizia che concluderanno il concerto.
Infine la serata conclusiva, venerdì 8 febbraio 2019 alle ore 20.30, presso la Basilica della Maria Ausiliatrice, con la partecipazione del fiore all’occhiello dell’Accademia Suzuki Talent Center, l’Orchestra Suzuki, la più giovane orchestra d’archi al mondo, formata da cinquanta ragazzi tra gli otto e i sedici anni. Dal settembre di quest’anno, conclusa l’attività quarantennale degli storici direttori Lee e Antonio Mosca, la direzione dell’orchestra è passata al figlio Marco Mosca, violoncellista del Teatro Regio di Torino. Una tradizione di famiglia che mira a proseguire ciò che si è costruito e consolidato nell’arco di quarant’anni, avvicinando sempre più bambini al linguaggio della musica. Il programma del concerto si configura come una carrellata di brani di grandi autori tra i più affascinati della letteratura musicale di ogni tempo. La Piccola Serenata Notturna di Mozart, che aprirà la serata, riflette la gioia trasmessa ai piccoli musicisti dal fatto di suonare insieme. Dopo il concerto in sol minore per due violoncelli di Vivaldi, seguiranno due brani della letteratura violinistica universalmente noti: la Romanza op. 50 di Beethoven e la Meditation dall’opera Thais di Massenet, cavalli di battaglia dei più grandi violinisti al mondo. Un momento di riflessione spirituale, che il luogo in cui è ambientato il concerto invita, è affidato al Requiem di Popper per tre violoncelli solisti e accompagnamento orchestrale. Chiudono la serata la Brook Green Suite di Holst, scritta nel 1933 a Londra per l’orchestra di ragazzi della Scuola di St Paul, e le Danze Ungheresi di Brahms nella trascrizione per archi.
Fonte notizia
www.suzukicenter.it