Tra i concerti da camera più attesi della sedicesima edizione del Festival EstOvest vi è quello che vede come protagonista la Camerata RCO, il complesso cameristico della prestigiosa Royal Concertgebouw Orchestra, così chiamata per la celeberrima sala da concerti di Amsterdam in cui trova sede. Tra i musicisti dell’orchestra olandese e il violoncellista Claudio Pasceri esiste, ormai da anni, un feeling artistico che ha portato alla realizzazione di vari progetti musicali, tra cui, nella scorsa edizione del festival, il recital del violino di spalla Marc Daniel Van Biemen.
La sinergia con la rinomata compagine orchestrale quest’anno abbraccia anche un terzo soggetto, l’Associazione Il Timbro di Ivrea, che ha come obiettivo quello di avvicinare il pubblico del Canavese al grande repertorio cameristico classico e contemporaneo. E così EstOvest 2017 fa tappa a Ivrea, il 26 novembre al Teatro Giacosa, in collaborazione con la rassegna Internazionale di musica da camera Gli Accordi Rivelati. La formula è semplice e vincente: si inizia alle 19 con la guida all’ascolto a cura di Antonio Valentino per proseguire alle 19.40 con l’apericena e infine con il concerto alle 20.30.
Il programma è un viaggio nella musica da camera, con al centro il quartetto d'archi, organico privilegiato nella produzione musicale degli ultimi tre secoli. Il titolo del concerto, “Luce intellettual, piena d’amore” (Dante, Divina Commedia, Paradiso, Canto XXX), suggerisce all’ascoltatore l’atmosfera espressiva che si andrà a evocare. Verranno eseguiti brani apollinei, che ricercano la stessa bellezza e intensa perfezione manifestata da Dante al cospetto della luce vivissima dell’Empireo. In apertura il meraviglioso Quartetto in fa maggiore di Maurice Ravel, con dedica a Gabriel Fauré. A seguire Fratres di Arvo Pärt con fluttuanti armonie che preparano l’atmosfera per il sestetto Seraphim Canticles di Lera Auerbach, giovane e affermata compositrice russa. Il brano presenta una scrittura densa e melodica che affonda le sue radici nella Russia di Čajkovskij e Rachmaninov. Un “ampio cantare grave”, tipico della tradizione russa, ma con una veste attuale e uno stile moderno. I valenti strumentisti Adrian Pinzaru, violino, e Claudio Pasceri, violoncello, componenti di NEXT- New Ensemble Xenia Turin, si uniranno alla Camerata RCO per l’esecuzione di questa intensa preghiera. Serafino, dall’ebraico “ardente”, è il fuoco che brucia e dispera, ma al contempo permette di purificare(rsi) e quindi di rinascere. Composto nel 2011, il sestetto per archi verrà eseguito a Ivrea per la prima volta in Italia.
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www.estovestfestival.it