130 bambini musicisti di età compresa tra i 6 ei 14 anni per testimoniare che, attraverso la musica, è bello e doveroso pensare a chi è più sfortunato. Martedì 19 dicembre alle ore 20 presso la Chiesa del Santo Volto di Torino, l’Accademia Suzuki di Torino, in collaborazione il Gruppo Caritas della Parrocchia del Santo Volto, è ideatrice e artefice di “Note e Solidarietà”, un Gran Concerto di Natale a scopo benefico. La finalità è quella di raccogliere fondi a favore di ben 128 famiglie della città di Torino (per un totale di 438 persone) che la Caritas sostiene con diverse iniziative di supporto sociale ed economico, tra cui la copertura delle spese scolastiche e mediche per i minori. Un impegno visibile per i piccoli talenti dell’Accademia Suzuki diretta da Lee e Antonio Mosca, fondatori del metodo Suzuki in Italia. Un gesto di solidarietà anche per il pubblico torinese che parteciperà all’evento. Sarà anche il primo impegno ufficiale dell’Accademia Suzuki dopo l’importante riconoscimento che il Conservatorio “G.Verdi” di Torino gli ha attribuito, designandola, nell’ambito di una convenzione formalizzata tra i due enti, come scuola convenzionata atta a svolgere una qualificata attività di formazione musicale di base. Il risultato di più di 40 anni di presenza sul territorio con tantissimi ragazzi che dalla scuola Suzuki hanno mosso i primi passi musicali per poi procedere sicuri verso brillanti carriere internazionali.
Il concerto è un ideale viaggio musicale nel tempo e intorno a mondo. Aprirà la serata la Sinfonia in re maggiore di uno dei più grandi virtuosi di mandolino del Settecento, Giovan Battista Gervasio. A interpretare questo pezzo l’ensemble di mandolini dell’Accademia. Seguono le chitarre con Les Barricades Mystérieuses (originariamente per cembalo) di François Couperin. Dal Barocco europeo del 700, di cui fa parte anche l’ingiustamente dimenticato compositore e violinista italiano Giuseppe Antonio Capuzzi, passando attraverso il Concerto Brandeburghese n.3 del genio tedesco di Johann Sebastian Bach si giunge, con un balzo di quasi duecento anni, al Novecento statunitense di Ernest Bloch di cui ascolteremo l’accorata Prayer per violoncello e orchestra. Solista la quattordicenne Virginia Bosio, che insieme a Simone Severino, altro cello solo della serata, riceve in questa occasione il Diploma dell’Accademia, segno del grande impegno con cui i due giovani musicisti hanno seguito il percorso didattico che si fonda sugli insegnamenti del grande didatta giapponese Shinichi Suzuki.
Con Neige del pianista e direttore d’orchestra nato a Bordeaux nel 1928, Jean-Michel Damase entrano in scena le arpe. La Simple Symhony di Benjamin Britten dà spazio alla freschezza di temi e materiali scritti dal compositore, precocissimo talento, tra i nove e i dodici anni. L’opera si configura quindi, anche per il suo clima sonoro spensierato, come simbolo della fanciullezza che questo evento benefico intende proteggere. A chiudere la serata, con tutte le orchestre e gli ensemble della scuola riuniti, i tradizionali canti natalizi da tutto il mondo
Fonte notizia
www.suzukicenter.it