A cura di: Ufficio Stampa Sorgente
La conservazione cellule staminali del cordone ombelicale è un argomento sul quale si soffermano molte coppie in attesa di avere un bimbo. Le cellule staminali cordonali sono una preziosa risorsa, utili nel trattamento di numerose malattie. Sono contenute nel sangue del cordone ombelicale e l’unico momento per effettuare la raccolta è quello del parto.
Oggi le famiglie possono decidere se conservare privatamente le cellule staminali cordonali del proprio figlio, in biobanche site all'estero, oppure se donarle a biobanche pubbliche.
Per una banca del cordone è importante possedere certificazioni nazionali e internazionali che garantiscano l’affidabilità, come ad esempio la AABB (American Association of Blood Banks) e la JACIE (Join Accreditation Committee).
Sebbene l'Italia vanti la presenza in Italia di 18 banche pubbliche, il sistema pubblico di raccolta e conservazione del cordone ombelicale presenta alcuni limiti. Infatti, su 55.000 richieste di donazione solo 1.171 bancaggi sono stati realizzati (il 2,1% delle richieste)[1]. Questo significa che è stato raccolto solo lo 0,2% sul totale delle nascite[1], ossia una quantità insufficiente a garantire alle biobanche di offrire percorsi di qualità. Non per ultimo va detto che la raccolta pubblica osserva un orario diurno e solo dal lunedì al sabato.
Un altro aspetto, riguarda lo spreco che oggi avviene in Italia e che vede il 95% dei cordoni ombelicali buttato via, sprecando così una grande risorsa con un alto potenziale terapeutico[2].
Per scegliere se optare per la conservazione privata o la donazione pubblica delle cellule staminali del cordone, è importante che le coppie arrivino prima del parto informate, così da poter effettuare una scelta consapevole.
Per maggiori informazioni sulla conservazione del cordone ombelicale: www.sorgente.com
Riferimenti bibliografici
1. Ministero della Salute, Report attività banche cordone ombelicale 2016 CNS. Clicca qui per vedere il grafico
2. www.aduc.it