La crescita di Eni verso la neutralità carbonica, l'economia circolare e lo sviluppo del settore delle rinnovabili: questi gli obiettivi dell'azienda secondo l'Amministratore Delegato Claudio Descalzi.
Claudio Descalzi: lo scenario attuale
Ci troviamo ad affrontare uno scenario complesso, con una popolazione mondiale che nei prossimi 20 anni è destinata a crescere significativamente, in particolare nei Paesi in via di sviluppo, caratterizzati da un elevatissimo numero di persone che ancora non hanno accesso all'energia elettrica. È questa la realtà che ha delineato Claudio Descalzi, Amministratore Delegato di Eni, durante l'evento "Ognuno di noi", presso la Nuvola a Roma. L'AD ha incontrato i dipendenti della società e ha illustrato le linee guida della nuova strategia, soffermandosi su diversi punti cruciali. Il paradosso da affrontare sarà proprio il continuo crescere della domanda di energia, contrapposto alla necessità di ridurre le emissioni prima di provocare conseguenze climatiche "irreversibili". "Viviamo in una realtà caratterizzata dalle differenze e dagli squilibri", ha sottolineato Claudio Descalzi, facendo riferimento anche agli accordi non vincolanti e alle politiche disomogenee sul clima messe in atto dai vari Paesi. Altro grande problema, ha aggiunto, è quello dei rifiuti, in particolare delle plastiche: "Oggi il mondo produce 1,3 miliardi di tonnellate all'anno di rifiuti, nel 2025 saranno 2,2 miliardi di tonnellate"
Claudio Descalzi: gli obiettivi futuri di Eni
"L'obiettivo maestro", ha specificato Claudio Descalzi, "è creare valore nel lungo termine", aspetto che non interessa solo gli investitori di Eni ma anche tutti gli "stakeholder" che hanno a che fare con la compagnia, come ad esempio le popolazioni locali dei Paesi nei quali la società opera. Tale obiettivo va perseguito attraverso l'economia circolare e la neutralità carbonica, cioè il bilancio zero tra emissioni generate e le misure adottate per compensarle. Secondo l'AD si tratta di "un progetto identitario, interamente basato sui valori. Tutte queste dimensioni saranno accomunate da un profondo processo di digitalizzazione, innovazione e condivisione che ne determinerà un miglioramento continuo. Si tratta di un modello dove digitalizzazione e innovazione saranno fondamentali, in cui Eni cercherò nuove figure professionali e in cui occorrerà lavorare sempre in trazione diretta con la ricerca e lo sviluppo". L'economia circolare nel futuro di Eni è destinata a diventare un business importante, da sviluppare, insieme alla riduzione dei rifiuti e dei costi della materia prima, insieme alla limitazione delle emissioni a valle. Infine, Claudio Descalzi ha evidenziato anche il tema della ricerca e sviluppo: "Nell'arco del quadriennio 2018-2021, Eni spenderà oltre 750 milioni di euro, di cui il 45% in HSE e decarbonizzazione".
Fonte notizia
www.executivemanager.it Claudio-Descalzi