Se da una parte il businness del commercio legalizzato della cannabis sta raggiungendo cifre inimaginabili solo qualche anno fa, negli Stati Uniti i miliardi per l'anno 2016 sono arrivati acirca 7 e la previsione è di raggiugere i 44 miliardi nel 2020, di contraltare le stesse statistiche ufficiali ci comunicano che le vittime da overdose di droghe, solo nello stato del Colorado, ma negli altri 50 stati americani i dati non si discostano da questi, sono più che raddoppiate, passando dalle 404 del 2001 alle 959 del 2017. Limitandosi ai soli oppiodi, dal 2013 (l’anno precedente alla liberalizzazione della marijuana nello Stato del Colorado) al 2017 i morti sono aumentati del 20% passando da 402 a 504 (fonte: Colorado Health Insitute, “Death by Drugs”, 02/04/2018).
I morti per overdose sono ormai molto superiori alle fatalità causate da incidenti stradali: nel 2016 sono morte in strada 627 persone, per overdose 912.
Sono i dati di una triste storia che non vorremmo si verificasse anche nel nostro paese, dove le chimere della "spensieratezza" da cannabis stanno invadendo le menti degli adolescenti, grazie anche alle idee "illuminate" di chi non ha certo in mente il benessere dei ragazzi ma il business che dalla difusione della cannabis ne deriverebbe.
"Le droghe sono l'elemento più distruttivo presente nella nostra cultura attuale" scriveva il filosofo L. Ron Hubbard, Fondazione per un Mondo Libero dalla Droga, associazione senza scopo di lucro operante in oltre 130 nazioni, è attiva anche in Sardegna con decine di iniziative per informare i ragazzi dei pericoli legati alle droghe e assicurare loro una vita libera dalla droga.
Informazioni sulle droghe e le loro conseguenze si possono trovare sul sito: www.noalladroga.it