Secondo lo studio svolto da Gartner entro il 2020 almeno la metà delle aziende svilupperà i digital twins
Quella che fino a qualche anno fa sembrava fantascienza oggi è diventata realtà: ogni giorno il numero degli oggetti connessi ad Internet aumenta sempre di più e lo sviluppo tecnologico è destinato ad avanzare.
Anche nel mondo del lavoro l’Internet of Things è sempre più presente, soprattutto nello scambio di informazioni e dati tra oggetti che a loro volta possono ricevere input.
Due esempi perfetti nell’ambito logistico sono: la tracciabilità delle merci e l’ottimizzazione della supply chain.
Oggi il numero di connessioni tra oggetti è nettamente superiore rispetto alle connessioni Internet “tradizionali” e come queste cresceranno ulteriormente nel futuro andando a coinvolgere la larga maggioranza del traffico Internet.
Grazie allo studio svolto da Gartner – multinazionale leader mondiale nella consulenza strategica – quasi la metà delle aziende coinvolte nell’Internet of Things pianifica nel 2018 di implementare iniziative sui “gemelli digitali”.
Secondo la ricerca il 48% delle aziende che stanno implementando progetti basati sull’Internet of Things sta già usando o ha in programma di usare nel 2018 “digital twin”, ovvero i gemelli digitali che consentono di testare le soluzioni prima che siano effettivamente applicate.
Per digital twin non si intende soltanto un oggetto, ma anche un prodotto, una struttura o un sistema.
Dalla ricerca condotta su un campione di 202 interviste tra giugno e luglio 2017 in Germania, Stati Uniti, Cina e Giappone, emerge che entro il 2020 almeno la metà delle aziende manifatturiere con un fatturato che super i 5 miliardi di dollari avranno in essere almeno un’iniziativa sui digital twin in atto.
Grazie a questa intelligenza, le imprese potranno avere (a costi marginali quasi nulli) una accresciuta visibilità sui propri asset e sui propri prodotti, e potranno contare su dati reali (ed in real time) da poter elaborare, grazie ai quali prendere le decisioni più corrette e tempestive per il soddisfacimento delle esigenze dei clienti.
Ogni unità elementare di un qualsivoglia sistema logistico-produttivo sarà in grado di:
· Portare le informazioni: il prodotto porterà con sé le informazioni lungo l’intera supply chain (manuale d’uso, disegni tecnici, garanzia, …)
· Raccogliere le informazioni: il prodotto monitorerà se stesso e l’ambiente in real time grazie ai sensori di cui sarà dotato (informazioni ambientali, informazioni d’utilizzo, …)
· Trasmettere le informazioni: il prodotto potrà modificare il proprio funzionamento e la propria influenza sull’ambiente circostante (interazione con altri dispositivi) in base alle relazioni che creerà con gli altri oggetti e con l’ambiente medesimo.
Si tratta dunque di una tendenza che porterà a triplicare il numero delle società che utilizzano queste soluzioni entro il 2022.