Claudio Descalzi commenta l'entrata in Eni del partner Mubadala Petroleum: finalizzata la cessione di una quota del 10% nella concessione di Shorouk, dove è situato il giacimento super gigante a gas di Zohr.
Claudio Descalzi: i dettagli del nuovo accordo con Mubadala Petroleum
Eni ha finalizzato un nuovo accordo di cessione a Mubadala Petroleum, Società interamente posseduta da Mubadala Investment Company: la cessione interessa una quota del 10% nella concessione di Shorouk, nell'offshore egiziano. Nell'area è situato il giacimento super gigante a gas di Zohr. In seguito all'operazione, la compagnia italiana guidata da Claudio Descalzi possiede attraverso la sua controllata Ieoc una quota di partecipazione nel blocco del 50%. Gli altri partner sono Rosneft (30%), Bp (10%) e ora anche Mubadala Petroleum (10%). L'Amministratore Delegato di Eni, Claudio Descalzi, ha commentato così l'operazione: "Diamo ufficialmente il benvenuto a Mubadala Petroleum, un partner forte e affidabile con il quale non vediamo l'ora di iniziare a lavorare. La presenza di soci importanti come Mubadala Petroleum, Bp e Rosneft nella concessione darà ulteriore impulso allo sviluppo del progetto Zohr, che sta svolgendo un ruolo fondamentale nel supportare l'Egitto a perseguire l'indipendenza dall'importazione di Gnl, e conferma la grande qualità di questo asset". Anche l'Amministratore Delegato di Mubadala Petroleum, Bakheet Al Katheeri, si è espresso positivamente riguardo l'operazione, sottolineando come questo asset di livello mondiale fornirà alla compagnia un aumento considerevole sia di riserve che di produzione futura.
Claudio Descalzi: i numeri dell'accordo di cessione tra Eni e Mubadala Petroleum
È la prima volta che Mubadala Petroleum investe in Egitto attraverso la partnership per lo sviluppo di Zohr: secondo quanto riferito dal ministero del Petrolio egiziano, il corrispettivo per la cessione della quota di Shorouk è di 934 milioni di dollari, con l'aggiunta di un bonus di 94 milioni. Attualmente la produzione di Zohr è di oltre 1,1 bcfd di gas, vale a dire circa 200 mila barili di olio equivalente al giorno. Il progetto ha avuto un avvio record in meno di due anni e mezzo dalla scoperta ed è ora in ramp-up con l'obiettivo di raggiungere i 2 miliardi di piedi cubi di gas al giorno (bcfd) di capacità complessiva installata entro la fine dell'anno, e di raggiungere il plateau di produzione di 2,7 bcfd entro la fine del 2019. La compagnia italiana guidata da Claudio Descalzi è presente in Egitto dal 1954, dove opera attraverso la controllata Ieoc Production BV. La Società è il principale produttore del Paese, con una produzione equity pari a circa 300.000 barili di olio equivalente al giorno. Il progetto è operato da Petrobel, società operativa di proprietà di Eni e di Egyptian General Petroleum Corporation (Egpc), per conto di Petroshorouk, Gas Holding Company (Egas). Per l'AD di Eni Claudio Descalzi il nuovo partner è un punto di forza, e la presenza di soci importanti è fondamentale per la riuscita del progetto di sviluppo di Zohr.
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