“Secondo l’Osservatorio Nazionale Abusi Psicologici, che lavora in collaborazione con la Squadra Antisette della Polizia di Stato, in Italia negli ultimi anni si è assistito, in particolare, ad un aumento delle sette e dei santoni locali”. Ma i dati, come specifica lo stesso articolo di Panorama pubblicato lo scorso anno, “sono orientativi e al ribasso, ovvero indicano in circa 3 mila le sette locali gestite da santoni e maghi. Le grandi psicosette presenti, invece, in tutto il Paese e di carattere internazionale, sono solamente una decina ma contano centinaia di migliaia adepti. Infine, ci sono anche circa 150 gruppi sincretisti definiti anche "a macchia di leopardo" perché presenti in varie aree geografiche italiane, che si ispirano a filosofie orientaleggianti e new age”.
Vanno sotto la definizione di “nuovi movimenti religiosi” ma, alcune di queste, hanno davvero poco di religioso. Oggi in Italia esistono sette di ogni tipo, dai gruppi esoterici, magici, ufologici, passando per le famose sette sataniche, le aggregazioni salutistiche che praticano medicina alternativa, fino ad arrivare ai gruppi del potenziale umano, per l’appunto le così dette “psicosette”. Queste ultime si presentano, in genere, come percorsi spirituali per il miglioramento di sé e della propria potenza mentale ma alcune – non tutte ovviamente – si delineano, piuttosto, per il profilo criminogeno.
Basta ricordare alcuni tra i più noti casi di cronaca come, ad esempio, la condanna in Cassazione per il guru fondatore della psicosetta Archeon per associazione a delinquere ed esercizio abusivo della professione di psicologo. “I giudici di appello – si legge in un articolo uscito sul Sole 24 ore ad agosto 2017 - avevano verificato, che i frequentatori si rivolgevano all’associazione con la speranza di risolvere i loro problemi psicologici attraverso la psicoterapia. Un “sostegno” che i “maestri” non negavano «andando a scandagliare nella sfera più intima e nascosta degli adepti insinuando atroci sospetti sul loro passato»”. E ancora: “Gli adepti dopo aver «investito un rilevante capitale» nei seminari, restavano legati al gruppo anche nella speranza di far fruttare anche loro, una volta diventati finalmente maestri, il titolo rilasciato dal guru”.
Ma come funzionano le psicosette e perché si sceglie di farne parte?
Si presentano come associazioni culturali, gruppi di studio o scuole di formazione che organizzano seminari e corsi per potenziare la mente o ritrovare la spiritualità perduta; ma, in alcuni casi, dietro al folklore di guru e maestri si nascondono realtà che sfruttano le persone più fragili, truffandole, estorcendo loro denaro e, nei casi peggiori, minacciandole, abusandone sessualmente, fino alla riduzione in schiavitù. A cadere nella trappola delle psicosette sono persone che hanno, generalmente, in comune due aspetti: fragilità e isolamento. Spesso ad aprire le porte di una psicosetta è un momento di debolezza come un lutto, una separazione o una malattia. I leader si avvicinano a chi è in difficoltà proprio quando le difese psichiche sono più basse, quando cioè si avrebbe bisogno di un sostegno psicologico professionale. Ed ecco che vengono proposti apprendimento veloce, sviluppo della memoria, potenziamento della propria anima, appartenenza al gruppo e spiritualità condivisa. Dietro si celano tecniche di manipolazione che seguono, più o meno sempre, lo stesso percorso: dal love bombing (intense manifestazioni di amicizia con lo scopo di ottenere influenza sulla persona coinvolta) all’isolamento dalla famiglia e dagli affetti, fino alla vera e propria manipolazione mentale.
Si comincia con un primo incontro, spesso gratuito, poi gli appuntamenti diventano a pagamento; iniziano le pressioni e uscire dal giro è sempre più difficile. Dalle domande più indiscrete e intime (ad esempio, quanti soldi si hanno in banca) si passa ai fatti e le vittime vengono convinte a versare denaro, spesso oltre le proprie possibilità. In altri casi l’abuso diventa fisico e il pagamento include prestazioni sessuali.
Ma come difendersi dalle psicosette?
Fare tutto da soli non sempre è possibile e, spesso e volentieri, sconsigliabile. Se a cadere nella rete di una psicosetta è un familiare o un amico, chiedere il supporto di uno psicologo può essere d’aiuto. Esistono, poi, associazioni (come, ad esempio, l'Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII con il suo servizio antisette) che si occupano proprio delle vittime delle sette e dei loro familiari. Infine, rivolgersi ad un’agenzia investigativa può essere utile soprattutto ai fini di un’indagine preliminare.
L’Investigatore privato Roma dell' agenzia investigativa Roma Argo 2001 New svolge consulenze investigative e servizi a chi è entrato a far parte di circoli di culto o sette sataniche, o che sia vittima di maghi, santoni e guaritori che, anche attraverso plagio o raggiri, creano condizioni di disagio e sottomissione psicologica per trarne ingiusti profitti. Le indagini investigative hanno lo scopo di raccogliere informazioni a tutela dell’assistito; qualora si verifichi il fatto-reato, si procede anche mediante la denuncia agli organi competenti.
Fonte notizia
www.argo2001new.com