A cura di: Ufficio Stampa Sorgente Genetica
L’alimentazione è un fattore molto importante che incide sullo stato di salute delle persone. La prevenzione tumore al seno comprende una serie di precauzioni, anche alimentari. Nella lotta contro i tumori, infatti, la dieta è considerata il secondo fattore di prevenzione più importante, subito dopo il fumo, e in Occidente il 30% dei casi di cancro è connesso proprio all’alimentazione[1].
Ci sono altri fattori che concorrono al benessere del nostro organismo e coadiuvano nella prevenzione di varie forme tumorali[1], come un’attività fisica regolare, stile di vita salutare, ecc.
Il Fondo mondiale per la ricerca sul cancro (World CancerResearch Fund) ha eseguito un lavoro, nel 2007, sulla relazione fra sviluppo dei tumori e alimentazione, avvalendosi della collaborazione di più di 150 studiosi provenienti dai migliori centri di ricerca mondiali[2]. L’opera ha evidenziato come, per prevenire alcune neoplasie, sia essenziale cercare di tenersi in forma, evitare cibi grassi e calorici e bevande zuccherate, preferire carni bianche o pesce a quello rosse e lavorate industrialmente, e anche praticare l’allattamento al seno per almeno i primi 6 mesi dalla nascita del bimbo[2].
Gli studi sul legame fra cibo e tumori sono aumentati, e grazie anche allo sviluppo di nuove tecniche di valutazione, è stato possibile dar vita all’epidemiologia nutrizionale, ossia a un nuovo ramo della ricerca scientifica[3].
Non tutti i cibi grassi sono connessi a un aumentato rischio cancro. La frutta secca, ad esempio, è fonte di molte sostanze benefiche per l’organismo. Ciò che conta è evitare alimenti grassi, calorici e zuccherati[4,5].
Una dieta corretta prevede il consumo di molta frutta e verdura, per introdurre, oltre, alle giuste quantità di vitamine e sali minerali, anche molta acqua e fibre ma poche calorie. In generale, per la prevenzione dei tumori, è consigliata un’alimentazione ricca di cibi vegetali che aiutano a ridurre obesità e sovrappeso[4,5].
Vediamo nel dettaglio quali sono i cibi raccomandati in una dieta preventiva:
- legumi: lenticchie, piselli, fave, fagioli;
- cereali integrali: orzo, quinoa, grano saraceno, farro, mais;
- frutta e vegetali verdi: broccoli, zucchine e kiwi;
- frutta e vegetali gialli-arancio: carote, peperoni, albicocche, limoni;
- frutta e vegetali rossi: lamponi, fragole, pomodori, barbabietole;
- frutta e vegetali blu-viola: melanzane, prugne, more, mirtilli;
- frutta e vegetali bianche: verza, cipolle, porri, cavolfiore[4,5].
In una dieta preventiva è vivamente sconsigliata l’assunzione di carne rossa, carne lavorata, e insaccati[4,5].
La dieta da sola non basta. Per intraprendere un piano preventivo completo contro varie forme di neoplasie, è bene anche sottoporsi a visite mediche regolari e a test genetici, come il test BRCA, fondamentale nello screening del cancro mammario e ovarico. Si stima che il 15% dei casi di tumore alle ovaie e il 10% di quelli alla mammella sono connessi ad alterazioni ai geni BRCA1 e BRCA2[6].
Per maggiori informazioni: www.brcasorgente.it
Fonti:
1. Diet, nutrition and the prevention of cancer Timothy J. Key, Arthur Schatzkin, Walter C.Willett, Naomi E. Allen, Elizabeth A. Spencer and Ruth C. Travis
2. www.airc.it
4. Linee guida nutrizione – www.ieo.it
5. World Cancer Research Fund International - www.wcrf.org
6. Pal T, Permuth-Wey J, Betts JA, et al. BRCA1 and BRCA2 mutations account for a large proportion of ovarian carcinoma cases. Cancer 2005; 104(12):2807–16