Sembra un bollettino di guerra quello a cui stiamo assistendo negli ultimi giorni sul fronte della lotta alla droga. Ormai non si sequestrano più chili di marijuana ma quintali e, come nei giorni scorsi a Palermo, tonnellate. Quando si tratta di piccoli "pesci" si parla sempre di chilogrammi di cocaina o eroina o, di migliaia di piantine di marijuana coltivate nel proprio orticello per "uso personale".
La cultura dello sballo sta prendendo piede anche grazie al superficiale permissivismo dilagante che vuole diffondere l'idea che le droghe "leggere" sono terapeutiche e che legalizzarle servirebbe a bloccarne lo spaccio. Addirittura qualche illuminato economista prevede lauti guadagni fiscali dallo spaccio controllato dallo stato, senza minimamente pensare ai costi che lo stesso stato, quindi noi, deve sostenere per recuperare un tossicodipendente e allo sfascio morale, umano e sociale che le droghe portano con se.
La miopia, o meglio la cecità, in questo ragionamento è totale.
Quasi la totalità dei consumatori di droghe pesanti hanno dichiarato di aver iniziato per gioco con lo spinello passato di mano nelle noiose serate dei fine settimana, per poi passare alla canna giornaliera per "rilassarsi" e andare a finire nella cocaina e altre droghe di strada, per colmare il vuoto che nel frattempo si era creato in loro.
I volontari di Fondazione per un Mondo Libero alla Droga e della Chiesa di Scientology hanno deciso di contrastare in tutti i modi e con tutte le forze questa "dottrina" che molti vogliono far passare per moderna e ineluttabile, e anche questa settimana, spinti dalle richieste che proivengono dalla società pulita, e dalle parole del loro ispiratore L. Ron Hubbard che deviniva le droghe come "l'elemento più distruttivo presente nella nostra cultura attuale", distribuiranno altre migliaia di libretti informativi sulle conseguenze nefaste causate dall'uso di qualsiasi droga, non importa se "leggera" o "pesante", nelle città di Cagliari, Sassari, Olbia, Nuoro, Quartu sant'Elena, Palau, Santa Teresa di Gallura, Decimoputzu, Arzachena e La Maddalena, perchè così la pensano i volontari: il futuro per l'attuale società è possibile solo se LIBERO DALLA DROGA.
Info: www.noalladroga.it