Ormai non ci sono dubbi che non basta la sola politica di repressione, pur indispensabile per assicurare alla giustizia i criminali spacciatori, per arginare il fenomeno droga che, a vedere dalle cronache quotidiane, sembrerebbe inarrestabile. Il dio "evasione" attraverso la droga è diventato il rifugio comune usato da moltissimi ragazzi e tanti altri non più giovanissimi, quasi che, nascondendo come fanno gli struzzi, soffocando e non confrontando i problemi, questi si dissolvessero nel nulla, per accorgersi, appena passato lo sballo, che la situazione esiste ancora, eccome! anzi si è ingigantita e ha portato con se altri problemi ben più gravi.
Da qui la certezza che, oltre alla repressione, vada portata avanti una politica di informazione capillare che, senza falsi allarmismi e proibizionismi inutili, metta le nuove generazioni nelle condizioni di decidere liberamente, stavolta con le corrette informazioni, se fare uso o meno di sostanze stupefacenti.
Incitati dal loro ispiratore L. Ron Hubbard, che considerava la droga come "l'elemento più distruttivo presente nella nostra cultura attuale", i volontari sono costantemente impegnati per diffondere la verità sulla droga, ricercando la collaborazione di Istituzioni, Associazioni, commercianti e semplici cittadini sensibili al problema, e nella serata di mercoiledì 23 maggio, hanno coinvolto decine di commercianti di Cagliari della via dei giudicati e strade limitrofe, come sempre ben disposti a collaborare per risolvere un problema tanto sentito da tutti i cittadini cagliaritani.