Come si fa a sconfiggere un orco? Con un incantesimo
Protagonista e narratore in prima persona è Giuseppe, detto Giugi, un ragazzo disabile con un ritardo mentale affidato ad una tutrice che ha un fidanzato violento. Giugi ha la passione della scrittura e viaggia sempre con un quaderno in mano su cui annota ogni cosa che succede intorno a lui, a scuola ed a casa. La narrazione, infatti, prevede una precisa alternanza di ambienti e contenuti:
Scuola: la narrazione è più veloce, piena di dialoghi e di episodi anche divertenti. Il protagonista narra con precisione le lezioni che si svolgono nella scuola per disabili, gli scherzi ed i giochi tra i compagni.
Casa: la narrazione è più riflessiva, con la preponderanza del monologo interiore, ed ha come oggetto principale le visite del fidanzato della tutrice (che Giugi chiama orco) e gli episodi di violenza a cui Giugi assiste.
Il titolo fa riferimento, nel pensiero del protagonista, alla possibilità di sconfiggere l’orco e di porre termine agli episodi di violenza. Infatti la tutrice pare una figura che oscilla tra inerzia, paura e desiderio di difendere Giugi, ma nella quale prevale comunque l’accettazione della situazione e la passività. Sarà quindi Giugi stesso, con un doppio colpo di scena, a dare una svolta definitiva alla situazione e a concludere la storia da lui scritta con un finale a sorpresa, ammantato anche di una sfumatura magica. Si tratta quindi di un romanzo con la doppia tematica della disabilità e della violenza sulle donne, ma con un lieto fine ed un registro linguistico leggero, molto semplice e colloquiale, in sintonia con il reale linguaggio del narratore.
Silvio Zenoni è nato a Milano nel 1961, laureato in pedagogia e in psicologia, svolge la duplice professione di psicoterapeuta e docente di lettere. Sposato, con una figlia, vive e lavora a Milano. Autore di numerosi articoli di letteratura e psicoanalisi pubblicati su riviste e del libro di racconti Le parole lontane. Ha già pubblicato con Leucotea i romanzi Vicino a te volo leggera e La bambina che viveva sotto il tavolo. Questo è il suo terzo romanzo.