Un valido esempio per l’inizio dell’emancipazione femminile.
Su questo affascinante personaggio della storia di Genova tra Sette e Ottocento esistono poche pagine sicure, per lo più notizie della Gazzetta, lettere o poesie di amici o ammiratori. Sfruttando i rari spunti disponibili si è provato a raccontare un po' più liberamente la storia di Antonia Costa Galera, collocandola nella Genova di quel tempo, così ricco di avvenimenti e popolato di personaggi che compaiono nelle cronache ben più spesso di lei.
La sua vita fu, un po' come molte altre vite, a tratti movimentata e felice e a tratti solitaria e insidiata dai rimpianti, anche se la sua scelta in campo matrimoniale si rivelò fortunata: un marito affettuoso e fedele, due figli che furono per lei motivo di orgoglio e di consolazione. Protagonista di alcuni degli episodi clou della parabola napoleonica, molto amata e a volte odiata, Antonia da giovane sposa inesperta, divenne una donna forte e determinata, seppe destreggiarsi con abilità nella pania delle relazioni sociali, seppe sempre mantenere un ottimo equilibrio tra vita pubblica e vita privata, agì in completa libertà di discernimento nei confronti del marito, ma mai per offenderlo o recargli danno. La sua vita, insomma, è, ancora oggi, un utile esempio per le donne moderne.
Simonetta Ronco, genovese, è docente universitaria e giornalista pubblicista. Collabora con Il Secolo XIX, www.Teatro.org, Resine, Satura.
Nella sua produzione, oltre numerosi articoli e testi scientifici didattici, ricordiamo anche: Madama Cristina. Cristina di Borbone duchessa di Savoia, (2005), Adriana. Una straniera a Sanremo, (2006), Segreti, (2008), Giulia di Barolo, una donna fra Restaurazione e Risorgimento, (2008), Melagrane e fichi d’India, (2010), Février e l’enigma degli uccelli, (2013); Février e un caso di coscienza,(2017).