Chi è abituato a tacciare i giovani come qualunquisti o insensibili ai problemi che li circondano e attenti solo ai loro problemi, dovrà ricredersi. Hanno avuto la conferma di questa realtà i volontari di Uniti per i Diritti Umani che in collaborazione con la Chiesa di Scientology della Sardegna, nella serata di giovedì 1 marzo hanno distribuito centinaia di libretti "Che cosa sono i Diritti Umani?" ai negozianti e ai passanti della centralissima via Garibaldi a Cagliari.
I giovani sono coloro che più di altri percepiscono la necessità di promuovere il messaggio del rispetto dei Diritti Umani, con nla consapevolezza che mai come in questi tempi siano disattesi in tutti i paesi del mondo. La voglia di integrazione tra le culture e le etnie traspare tra i giovani ancor più che tra gli adulti (magari i genitori) sempre attenti per il futuro dei loro ragazzi che, a differenza degli adulti, vedono le differenze come un'opportunià piuttosto che un ostacolo.
Diritti come "Siamo nati tutti liberi ed uguali", "Nessuna schiavitù", "Hai i tuoi Diritti ovunque tu vada", "Libertà di movimento", o il "Diritto di asilo", per citarne solo alcuni, erano motivo di dibattito tra i volontari e i giovani, ben consapevoli del fatto che, volenti o nolenti, davanti a certe realtà internazionali non si possano chiudere gli occhi, ma affrontarle, illuminati dal faro indicato nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, unico trattato internazionale che, il 10 dicembre 1948, ha messo tutti d'accordo su quelli che erano i DIRITTI DI TUTTI.
In una società dove i nostri problemi quotidiani ci rendono miopi e non ci fanno notare le drammatiche situazioni di chi ci vive a fianco, i giovani ci danno una lezione di solidarietà e civiltà nella direzione di far si che, come scriveva il filosofo L. Ron Hubbard "I Diritti Umani siano resi una realtà e non un sogno idealistico".