Il prossimo 1° Febbraio tornera' il Premio Internazionale "Comunicare l'Europa"; ad ospitare il prestigioso appuntamento sara', ancora una volta, la Sala del Refettorio della Camera dei Deputati. Inizio alle ore 16.00.
Dietro all'organizzazione del Premio il Professor Luca Filipponi, Presidente dello Spoleto Art Festival.
Cosi commenta a caldo a pochi giorni dell'evento il noto esperto d'Arte: "Comunicare l'Europa compie ben dieci anni nel ricordo di Giancarlo Menotti. Dieci anni, dieci anni veramente intensi, ma veloci: pieni di arte, di cultura e di Europa. Soprattutto, pieni di entusiasmo e di voglia di fare e di scoprire nuove cose e nuovi mondi con chi ci segue dalla prima edizione, come il prof Giuseppe Catapano ed il prof Francesco Petrino, o chi ci segue con passione e grande entusiasmo da circa 5 anni come la Dottoressa Paola Biadetti e l' Avvocato Angelo Sagnelli"'.
Prosegue convinto il Filipponi: "Grazie ai tanti artisti che nel corso degli anni sono stati protagonisti ed hanno contribuito a fare di questo premio un momento d'incontro davvero interessante ed un importante
momento di relazioni pubbliche internazionali".
Parole di ammirazione e stima anche per l'Associaziione Culturale Occhio dell'Arte,.con cui il Prof. Luca Filipponi interagisce da tempo per eventi e scambi : "Ringrazio vivamente Lisa Bernardini, Presidente dell'Occhio dell'Arte, per il continuo sostegno culturale alle numerose attivita' che riguardano I nostri campi di afferenza; sostegno che vede spesso partecipare - in maniera piu' o meno attiva - il sottoscritto agli eventi dell'Occhio dell'Arte, e viceversa".
Su Comunicare l'Europa , Filipponi continua: " Un premio è sempre un premio e bisogna rispettare, questi momenti , anche nel momento della celebrazione e nel cerimoniale ed in quello delle pubbliche relazioni che molto spesso contribuiscono a decidere cose importanti o a smistare problematiche molto complesse. In Comunicare l'Europa abbiamo voluto parlare di Europa, ma in ogni edizione lo abbiamo fatto parlando di cose
diverse e mutevoli, come il rapporto con gli Usa ( oggi di grande attualità) o con la Russia oppure con i Paesi Arabi e con le varie realtà emergenti dell' America Latina e, non da ultimo, con la tanto amata e dibattuta Cina, seconda patria del nostro direttore artistico Prof. Sandro Trotti"..
Filipponi aggiunge: "Abbiamo parlato anche delle criticità dell'Europa con Antonio Tajani in tempi non sospetti, e per la precisione nel lontano 2004 abbiamo affrontato il tema della burocrazia Europa e negli ultimi anni abbiamo cercato di tracciare una via culturale all'Europa bruxellese molto ferma ed attenta di più alle dinamiche economiche e politiche che non alle vicessitudini dei suoi cittadini. Ed allora cosa meglio dell' Arte ci può indicare la via per una nuova Europa che in qualche modo dovrà essere riformata? Comunicare l'Europa e' manifestazione che è divenuta tra le più accreditate e gettonate dal panorama nazionale ed internazionale".
Ed allora - conclude Filipponi - per i 10 anni di Comunicare l'Europa e per gli 11 anni dalla morte del maestro d'arte e musicista Giancarlo Menotti non potevamo che celebrare questa figura che ha inventato l'asse Spoleto-New York e che ha fatto tanto per unire l'Italia e l'Europa agli Usa ed al resto del mondo attraverso la sua creatura: il Festival dei Due Mondi, un grande laboratorio artistico, culturale e di sperimentazione sociale e comunicativa, un contenitore per il suo genere, quasi unico, allora come oggi".
Numerosi e al solito molto accreditati i Premiati anche per questa decima edizione di Comunicare l'Europa, provenienti dai campi piu' disparati (Istituzioni, Cultura, Arte,.Comunicazione, Spettacolo, Scienza) ma con il medesimo comune denominatore: mettere le proprie conoscenze al servizio di confini piu' grandi rispetto ad una personale e ristretta visuale, avendo bene in mente che le proprie competenze, risorse,.opportunita' e talenti possono - e devono - essere messi al servizio di una collettivita' piu' grande, che accolga sempre piu' e sempre meglio le.diversita' come figli di un'unica madre: l' Europa, appunto.