Talvolta si è convinti che ai problemi come la droga siano più interessate le grandi città o i centri più popolosi, piuttosto che i piccoli centri; poi ci si accorge che in queste piccolissime realtà l’alcol la fa da padrone già tra gli adolescenti tra gli 11 e i 13 anni, la "canna" passa di mano durante l'intervallo delle lezioni già in prima o seconda media o è semplicemente la “soluzione” per far fronte alla mancanza di strutture ricreative e culturali, che aiutino i ragazzi a vincere la noia e l’isolamento.
I volontari di Fondazione per un Mondo Libero dalla Droga e della Chiesa di Scientology sanno bene che in Sardegna, un giovane su quattro fa uso di alcol o marijuana, ed è in preoccupante e costante aumento in tutto il territorio regionale l’uso di cocaina; ma fa allarmare ancora di più il fatto che oltre un quarto dei sardi ha sperimentato episodi di intossicazione acuta causata da abuso di alcol gia’ all’eta’ di 15 anni.
Da qui la particolare attenzione dei volontari della Fondazione nei confronti dei piccoli centri periferici, e nella giornata di lunedi 15 gennaio saranno nelle strade e negozi per informare i cittadini di Uta.
Spinti dalle parole del filosofo e umanitario L. Ron Hubbard che denunciava come “Le droghe privino la vita delle gioie e delle sensazioni che sono comunque l’unica ragione di vivere”, i volontari sono costantemente impegnati per salvaguardare le nuove generazioni e assicurare un futuro a questa società.