E se non credessi alla colpevolezza di una persona cosa faresti? Bè Emma Delfino, professione insegnate, non ha dubbi: cercare la verità!
Non è che volesse diventare una prof-investigatrice come quelle dei romanzi o della TV, ma quando l’imputato di omicidio è il suo ex fidanzato Emma Delfino, insegante di Lettere, non può fare a meno di far qualcosa per salvarlo da quella accusa ingiusta.
Certo, lui l’ha lasciata per un’altra donna, che ha poi spostato e che è colei che Filippo avrebbe ucciso, ma la cosa non quadra.
L’impegno non basta per arrivare alla verità, anche perché a differenza dei romanzi al posto di un commissario benevolo e ben disposto ne troverà uno po’ scorbutico ma, soprattutto, già sicuro di aver risolto il caso! Fortuna che il suo vice non sia dello stesso avviso, diventando un prezioso collaboratore della prof-investigatrice.
Indagine svolta al di fuori delle fila delle forze dell’ordine con metodi poco ortodossi e un guizzo tutto femminile per la ricerca della verità.
Romano Simoni è nato a Bentivoglio (BO) nel 1973 e vive a Montanaso Lombardo (LO) con la moglie e due figlie. Dopo la laurea in letteratura greca all'Università Statale di Milano ha iniziato la professione di docente di materie umanistiche sia alle scuole medie che alle superiori.
Oltre che al giallo si è dedicato all'horror (I Racconti di Cantelmia, Specchi sogni streghe), alla poesia (Compresenze), alla fiaba (Fiabe della buona e della mala notte), al teatro (Quattro finzioni greche) e al romanzo di formazione (La forma più lunga, incentrato sull'altra sua passione, la pratica del karate).
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