I pregi e soprattutto i difetti di un popolo unico al centro della scena del Teatro Delle Arti dove sabato prossimo, 25 novembre alle 21.15, si trasferisce ”Che Comico”, la stagione ideata e messa in piedi dalla Gv Eventi con la direzione artistica di Gianluca Tortora.
Sul palco i fratelli Gianfranco e Massimiliano Gallo, due partenopei divenuti ormai nomi di spicco delle produzioni teatrali televisive, cinematografiche: il primo quest’anno interpreta il ruolo di Giuseppe Avitabile, il suocero di Genny Savastano in Gomorra 3, il secondo è Carmine Gargiulo nella serie comedy-fantasy Sirene di Rai1. Insieme saranno i protagonisti de “I sette vizi napoletani”, uno spettacolo di teatro canzone in cui si raccontano i vizi del popolo al quale entrambi appartengono in modo viscerale.
Autore della commedia è Gianfranco Gallo, che ha già scritto oltre 20 spettacoli teatrali ed un curriculum di prestigio che lo vede interprete di fortunate soap opera (veste i panni di Rocco Giordano in “Un posto al sole”) e di diverse pellicole che hanno ottenuto successo a livello nazionale tra cui “Fortapasc” e “Indivisibili”. Non è da meno il percorso artistico del fratello Massimiliano che tra palco, cinema e televisione, a colpi di talento e versatilità, si rivela uno degli attori più interessanti sulla scena italiana. Ha collaborato al cinema, tra gli altri, con Edoardo De Angelis, Ferzan Ozpetek e Vincenzo Salemme, recitando inoltre in serie tv come “Il clan dei camorristi”, “I bastardi di Pizzofalcone” e “The Young Pope” di Paolo Sorrentino.
Dalla “Cazzimma” alla “Bizzuocaria”, dalla “Vittimismeria” alla “Sfrantummazione” e poi la “Maschimeschinità”, la “Scassoneria” e “La Camorra”, Gallo immagina e racconta a modo suo i vizi del popolo al quale egli stesso sente in modo viscerale di appartenere. Sette parole che nel suo stile caustico ed ironico accompagnano gli spettatori in un viaggio unico in cui tradizione e modernità si fondono alla perfezione. I testi sono molto forti e significativi costituiti da parti comiche ma anche da momenti di commozione e di gran suggestione nel segno della tipica scrittura di Gallo, autore ormai con una sua precisa poetica.
«Ho scritto questo spettacolo perché, ad un napoletano doc come me, danno più fastidio i concittadini che celebrano una città perfetta e inesistente che quelli che da altre parti la denigrano – spiega Gallo - Credo sia necessario prima ammettere i propri errori, le proprie debolezze, i propri vizi per poter migliorare. I vizi a Napoli hanno una doppia veste: di zavorra e di virtù. Bisogna stare attenti. Mi sono divertito a creare dei neologismi che rendono bene l’idea che voglio esprimere, alla maniera dei futuristi. Con questo spettacolo torno alla mia triplice identità, quella di autore, attore e cantante, tra cinema, tv e teatro».
Valore aggiunto dello spettacolo la partecipazione dell’attore Marco Palmieri ed il chitarrista Antonio Maiello che con il suo strumento e la sua Loop Station fungerà da vera ed originale orchestra. Accanto una band di livello altissimo, musicisti già di Edoardo ed Eugenio Bennato, di Gragnaniello, Sastri e di tanti altri impegnati in “Torna Maggio”, “Assaie”, “Qualcosa arriverà”, Acqua ‘e rose” “Pace e Serenità” di Pino Daniele, “A cchiu’ bella cosa” di Totò. Su di uno schermo immagini e video rievocativi di grande interesse artistico.
INFO UTILI Lo spettacolo andrà in scena al Teatro Delle Arti sabato 25 alle 21.15. Il costo del singolo biglietto è di 20 euro. Quello dei Gallo sarà il primo dei cinque spettacoli targati “Che Comico” in programmazione al Delle Arti e per i quali è ancora possibile sottoscrivere il mini abbonamento al costo di 75 euro. Per informazioni e prenotazioni: 089 233998 oppure 327493468 - www.teatroridotto.com.