La sicurezza di un luogo di lavoro non è solo una prerogativa di un cantiere o di un qualsiasi complesso aziendale. In genere, è facile pensare che l’obbligo di una verifica impianto messa a terrao delle attrezzature di lavoro ricada sulla figura di un imprenditore a capo di una tradizionale azienda, a tutela della salute dei propri lavoratori. Ma questo appena citato non è l’unico caso da prendere in considerazione. Per esempio, si può estendere l’obbligo di una verifica degli impianti anche a un condominio? Cerchiamo di capire come.
Partiamo dal presupposto che all’interno di un edificio condominiale sono presenti non solo gli impianti elettrici delle singole unità abitative, ma anche un impianto generale a servizio dell’intero condominio. Altrettanto importante è ricordare che la figura dell’amministratore, ovvero colui a cui spetta il compito di mandare avanti la gestione del fabbricato, è obbligatoria per legge nel caso in cui i condomini sono più di otto. Detto questo, la domanda che possiamo porci è la seguente: spetta all’amministratore l’obbligo di effettuare le opportune verifiche in condominio in materia di sicurezza?
In altri termini, tutte le disposizioni di legge in materia di sicurezza del luogo del lavoro, dal D.lgs 81/08 al DPR 462/01, possono essere estese anche al condominio? Per far sì che ciò avvenga è importante che sussistano determinate condizioni. Consideriamo un principio giuridico fondamentale, ovvero l’art. 2 del Testo Unico sulla Sicurezza dei lavoratori, che definisce azienda il complesso della struttura organizzata dal datore di lavoro e unità produttiva la struttura finalizzata alla produzione di beni e all’erogazione dei servizi. Bene, un condominio è per legge equiparato a un’azienda qualora impieghi del personale a svolgere un’attività lavorativa nel proprio ambito (ad esempio il portiere o il personale di pulizia): in questa fattispecie, esso si configura come un datore di lavoro chiamato ad osservare le disposizioni di legge in materia di sicurezza sul lavoro.
Il condominio, dunque, ha l’obbligo di garantire un ambiente di lavoro sicuro nel caso di imprese o di lavoratori autonomi chiamati ad eseguire prestazioni di manutenzione ordinaria o straordinaria per lo stabile. In pratica, è l’amministratore ad essere in questo caso il datore di lavoro committente, in virtù del mandato conferitogli dal condominio, e come tale è suo l’onere di adeguarsi affinché lo stesso sia un ambiente lavorativo conforme alle norme di sicurezza. Pertanto, al fine di controllare lo stato di conservazione degli impianti elettrici, l’amministratore condominiale è tenuto ad effettuare periodicamente la verifica impianti di messa a terra ogni qual volta sia individuabile un ambiente lavorativo, rivolgendosi alla professionalità di soggetti abilitati come Normatempo.
Fonte notizia
www.normatempo.org