Assecondare la passione per la canzone napoletana imparando cosa c’è ancora di inespresso o non detto in quel jukebox classico e, perché no, avvicinandosi alla produzione contemporanea.
“Canzone napoletana e dintorni” è un’iniziativa ideata e coordinata dall’associazione Napulitanata che, dopo lo start del 17 ottobre scorso, prosegue fino a maggio 2025. Il progetto cofinanziato dalla Regione Campania attraverso il “Piano di promozione e valorizzazione della cultura 2024”, sabato 14 dicembre alle 11 nello spazio omonimo Napulitanata - che agisce sotto ai portici della Galleria Principe di Napoli - accoglierà l’incontro intitolato “Il prismatico Salvatore Di Giacomo … e dintorni”. All’autore, poeta e studioso napoletano – di cui ricorrono i 90 anni dalla morte – viene riservato un approfondimento per comprenderne la specificità linguistica, spaziando nella sua produzione di giornalista, drammaturgo e saggista.
All’appuntamento interverranno Maria Iannotti, Domenico Antonio D’Alessandro, Claudio Pennino e Gianni Lamagna. Già direttrice della Biblioteca Nazionale di Napoli, Iannotti metterà in luce il ruolo svolto da Di Giacomo in qualità di bibliotecario; nel 1902 Di Giacomo divenne infatti direttore della Sezione autonoma Lucchesi-Palli della biblioteca nazionale e dal 1925 al 1932 fu bibliotecario capo. Dal canto suo, D’Alessandro, docente di Storia della Musica per Didattica al Conservatorio Lorenzo Perosi di Campobasso, evidenzierà la figura di Di Giacomo nel recupero di testi della canzone napoletana del ‘600.
Il poeta e autore di canzoni Claudio Pennino successivamente illustrerà il valore artistico del Di Giacomo poeta mentre il cantante Gianni Lamagna, voce memorabile della Nuova Compagnia di Canto Popolare nonché interprete contemporaneo di testi napoletani dalla cosiddetta matrice classica, porterà il suo contributo di esecutore e ricercatore della canzone di scuola digiacomiana.
“Abbiamo l’onore e l’onere di rappresentare Salvatore Di Giacomo fin dal nome dell’ensemble che portiamo in palcoscenico”, commenta il manager culturale e musicista Mimmo Matania, co-fondatore di Napulitanata assieme al pianista Pasquale Cirillo. “Lo facciamo ogni volta con passione e rigore, con l’obiettivo di divulgare la sua arte alle nuove generazioni affinché anche i più giovani si avvicinino alla poetica delle sue opere. Studiare e approfondire Salvatore Di Giacomo è il punto di partenza per una maggiore e migliore consapevolezza verso la cultura partenopea, la nostra lingua, la nostra storia”.
Va da sé che, in forma elastica, in ciascuno dei dialoghi della rassegna “Canzone napoletana e dintorni” Di Giacomo resta un faro, una stella cometa lungo la quale rintracciare i misteri e le perle di un archivio che ha tuttora tanto da rivelare. Partendo dalle interpretazioni in palcoscenico di Roberto Murolo, attraversando le antiche edizioni della Festa di Piedigrotta fino a giungere ai ritornelli di ambito più metropolitano. Nei mesi a venire, Salvatore Architravo (studioso di canzone napoletana nonché nipote di Mario Trevi) e l’artista Antonio Pragliola proporranno un cortometraggio dedicato a Eugenio Pragliola alias Eugenio cu’ ‘e lente, autore di ‘A nuvella (11 gennaio 2025). Il 25 gennaio sarà il turno della docente di Etnomusicologia della Federico II Simona Frasca mentre la musicologa Anita Pesce sarà a Napulitanata il 22 febbraio. Lo studioso Antonio Raspaolo sarà ospite il 15 marzo mentre il musicologo Raffaele di Mauro è atteso il 12 aprile. L’epilogo è in agenda a maggio 2025 con il compositore e musicologo Pasquale Scialò.
Napulitanata > piazza Museo Nazionale, 11.
NAPULITANATA – piazza Museo nazionale 10-11 c/o Galleria Principe di Napoli
L’associazione Napulitanata ha iniziato la sua attività vincendo un bando comunale per la concessione a titolo oneroso dei locali presenti nel complesso monumentale della Galleria Principe di Napoli. Fino ad allora un deposito di rottami di taxi, lo spazio è stato completamente ristrutturato dai componenti dell’associazione, diventando un hub culturale che dal 2017 ospita regolarmente concerti, attività di formazione musicale e mostre dedicata alla conoscenza della canzone napoletana. L’apertura dello spazio Napulitanata, in piazza Museo, ha colmato la storica lacuna di una sala da concerti dedicata alla canzone napoletana. Nei primi sei anni di attività sono state registrate circa 50.000 presenze, sia di pubblico napoletano sia di visitatori provenienti da ogni nazione del mondo, che lo hanno consacrato un punto di riferimento culturale e turistico per la città del Vesuvio.