Petilia Policastro, tristemente noto per le vicende legate alla ‘ndrangheta, è anche ricordato come il paese natale di Lea Garofalo, testimone di giustizia brutalmente uccisa dall’ex compagno e dai suoi complici. Tra questi, Rosario Curcio, che si è suicidato in carcere, è stato celebrato dalla popolazione durante il suo funerale pubblico, tenutosi nella frazione Camellino l'estate scorsa.
Scari (M5S): "A Petilia Policastro affidamenti diretti e nomine sospette, il Ministero intervenga"
In occasione di quel funerale, l'amministrazione comunale di Petilia Policastro affisse un manifesto di vicinanza alla famiglia. Presenti al funerale anche l'assessora comunale con delega ai servizi cimiteriali, nuora di una parente del killer, che in seguito rassegnò le dimissioni, seppur con poca convinzione. Nonostante le dimissioni, pochi mesi dopo, il nipote dell’ex assessora è stato nominato nello staff del Sindaco, nel silenzio generale.
Le inchieste giornalistiche e gli affidamenti diretti
Due recenti inchieste della giornalista Alessia Bausone su INuoviCalabresi hanno messo in luce numerosi affidamenti diretti, definiti "anomali". Questi affidamenti sono stati fatti a ditte fantasma, con prestanome, o a ditte appartenenti a familiari degli attuali amministratori comunali.
Un esempio emblematico riguarda una ditta artigiana nata nel maggio 2022 e chiusa nel dicembre 2023, che ha ricevuto numerosi affidamenti diretti in quel breve periodo. Il titolare della ditta è amico e dipendente del marito dell’assessora comunale ai servizi sociali, nonché fratello della moglie di un esponente della famiglia Castagnino, il cui capostipite è in carcere per l’omicidio di Valentino Vona.
Inoltre, una concessione di servizi e un copioso affidamento diretto sono stati dati dal Comune alla ditta di proprietà della cugina del Sindaco, che in realtà lavorerebbe presso delle poste private. Un altro caso riguarda uno scuolabus del valore di 500 euro venduto al Comune per quasi 20.000 euro da una ditta già beneficiaria di ulteriori affidamenti, il cui titolare è il marito della cugina del Sindaco.
Richiesta di intervento del Ministero dell’Interno
Di fronte a queste "anomalie", che sembrano superare semplici episodi di clientelismo e mala-amministrazione, ho interrogato il Ministero dell’Interno affinché prenda atto dei fatti. È necessario sapere se il Ministero intende intervenire e inviare a Petilia Policastro una commissione d’accesso antimafia.
Lo Stato deve dimostrare la sua presenza e non voltarsi dall’altra parte. Un vuoto in termini di presenza statale significherebbe aumentare la disaffezione di cittadini già afflitti dalla ‘ndrangheta e dalla cattiva politica.