La domanda: “Che cos’è più importante: il talento o il duro lavoro?” è sempre attuale nel corso dei secoli. Su questo argomento sono state espresse le opinioni più varie. L’antico filosofo greco Aristippo di Cirene, ad esempio, riteneva che fosse possibile ottenere ciò che si desidera solo compiendo gli sforzi necessari.
“Sii in grado di lavorare a lungo e duramente, per riuscire ad ottenere risultati” osservava il pensatore. Aveva ragione? Vogliamo rispondere a questa domanda con l’esempio della leggenda del basket Kobe Bryant. Che, fra le altre cose, era noto anche per la propria filosofia.
La nascita della “Mentalità Mamba”
Il grande atleta chiaramente non era privo di talento ma, per sua stessa ammissione, ha raggiunto il successo proprio grazie al duro lavoro. Questo approccio si rifletteva in un modo di pensare creato dallo stesso Bryant, la cosiddetta “Mentalità Mamba”. L’atleta ne ha parlato in dettaglio in un libro omonimo scritto da lui.
“Non importa quanto duramente lavoriate voi, io sono disposto a lavorare di più” diceva Kobe Bryant. Le sue parole non erano in contrasto con i fatti: i compagni di squadra del grande cestista raccontano che arrivava agli allenamenti prima di tutti gli altri e se ne andava sempre per ultimo. Dimostrava una diligenza eccezionale, cercando di realizzare appieno il proprio potenziale.
Possiamo quindi trarre una conclusione: è stato proprio il duro lavoro ad aiutare in larga parte Kobe Bryant ad arrivare così in alto.
I successi di Kobe Bryant
Kobe Bryant è entrato a far parte dei Los Angeles Lakers subito dopo la fine della scuola, nel 1996. Per realizzare il proprio potenziale, al giovane cestista ci sono voluti quattro anni. E nel periodo fra il 2000 e il 2002 Kobe Bryant, ormai uno dei leader della squadra, l’ha portata a vincere tre titoli NBA.
Con il tempo Bryant è diventato il volto dei Los Angeles Lakers ed è stato riconosciuto come uno dei più grandi cestisti del XXI secolo. Grazie alla sua professionalità e alle sue qualità di leadership si è distinto brillantemente dagli altri giocatori.
Già nel 2008 il leggendario atleta è diventato campione olimpico con la nazionale statunitense. E a distanza di quattro anni ha ripetuto questo successo trionfale.
Nel corso della sua lunga carriera Bryant ha raggiunto vette incredibili del basket. L’elenco dei suoi successi parla da solo:
cinque volte campione della National Basketball Association (NBA) con i Los Angeles Lakers;
due volte vincitore del premio MVP (Most Valuable Player) delle finali NBA;
ha partecipato 18 volte all’All-Star Game dell’NBA;
medaglia d’oro olimpica nel 2008 e nel 2012 con la nazionale statunitense;
è stato uno dei pochi giocatori nella storia dell’NBA ad aver segnato più di 30 000 punti.
Ed è stato anche inserito nella Basketball Hall of Fame.
In conclusione, vogliamo sottolineare che l’esempio di Kobe Bryant dimostra quanto è importante il duro lavoro anche quando vi è un grande talento. E, ancora una volta, viene confermata l’esattezza delle linee guida di Aristippo di Cirene.