Si parla tanto di ambiente e sostenibilità.
Assistiamo ad evoluzioni tecnologiche repentine quasi come i cambiamenti climatici in atto.
Ciò riguarda anche il settore edile?
A che punto siamo?
Ed eventualmente si può fare di più nel mondo edile per salvaguardare l’ambiente?
Rivolgiamo le nostre perplessità e domande al Dott. Giuseppe Pasqua, CEO dell’impresa Pasqua, che si occupa principalmente di decorazioni nel settore edile.
A che punto siamo con la sostenibilità ambientale nell’edilizia?
Posso dirle che si è fatto molto, se facciamo mente locale, tornando indietro di soli cinquant’anni, sono cambiate molte cose, dalla posa, ai prodotti utilizzati.
Ciò non toglie che molto bisogna ancora fare.
Sono cambiati anche i materiali? Soprattutto nel suo settore di riferimento, le decorazioni.
Naturalmente anche nel nostro settore è cambiato molto, dalla produzione del materiale, eliminando soprattutto negli smalti sostanze come il piombo ed altri metalli pesanti, ai solventi utilizzati. Si cerca di creare ed innovare, sono state create idropitture che “Mangiano” letteralmente il pm10 ed altre sostanze nocive, incapsulandolo all’interno della superficie, rilasciando a sua volta aria pulita! No non è magia, esiste già da parecchi anni.
Ma le imprese da parte loro cosa fanno di concreto?
Da parte dell’impresa, compreso la nostra, si cerca di non sprecare e riciclare. Si cerca di utilizzare materiali con pochi solventi a basso impatto ambientale.
Di recuperare, contenitori , latte e tutto quello che si può riciclare per dare loro una seconda “opportunità” concludendo la loro vita negli appositi centri di raccolta.
Teniamo presente che nel nostro campo, la plastica è quella che la fa da padrona, iniziando dalle latte, finendo ai teli di copertura.
Cosa si potrebbe ancora fare per migliorare questa catena virtuosa?
Direi che il riciclo è la soluzione migliore, utilizzando plastica riciclata per contenitori ed involucri e prodotti di consumo, in merito al prodotto si sta cercando di puntare sempre più su preparati a base d’acqua, a basso impatto ambientale, idem per gli smalti, la quantità è migliorata molto in vent’anni.
Non mi vorrà dire che siamo messi così bene? Sono così virtuose le imprese italiane?
No non siamo messi cosi bene, molto c’è ancora da fare, soprattutto con il senso civico individuale, non è strano vedere spazzatura e macerie vicino ai cassonetti o peggio abbandoni in campi o fiumi, il problema siamo noi, molte volte viene punito con un ammenda un artigiano per un bollettario sbagliato e chi scarica abusivamente in un campo o fiume macerie non viene neppure segnalato.
Per evitare ciò si potrebbero creare isole ecologiche gratuite anche per gli artigiani o imprese, se si vuole fare realmente qualcosa per l’ambiente ed il futuro si dovrebbero mettere da parte i profitti, pensare di più con la testa, ciò e’ riferito anche ai nostri politici di qualsiasi schieramento essi siano.
Si dovrebbe iniziare ad educare i ragazzi nelle scuole ad un senso civico di collettività, questo, per avere in futuro dei cittadini virtuosi e rispettosi del territorio, ma, siamo italiani, (nel bene e nel male), quante multe a visto fare a chi non raccoglie i bisogni dei cani in giro? Ha visto qualcuno lavare la pipì del cane con una bottiglietta?
Una nota positiva per futuro?
Direi che l’unica soluzione è educare i nostri figli al rispetto di ciò che abbiamo di più caro, la nostra casa la Terra, ad oggi l’unica, iniziamo noi a dare il buono esempio, senza guardare ciò che fa il nostro vicino, forse, a forza di fare anche il nostro vicino si convincerà a fare bene.
Come sempre Dott. Pasqua la ringrazi per la sua disponibilità e schiettezza, sperando ancora nell’intelligenza umana e non solo quella artificiale.
S.F. 2024
