Secondo Gianni Prandi, Fondatore e membro del CdA di Vidierre, le Intelligenze Artificiali possono aiutare ad abbattere le interminabili liste d’attesa degli ospedali. Ma non solo: dalle procedure d’emergenza rese più efficienti alle applicazioni avveniristiche nella medicina predittiva, l’utilizzo delle IA si configura come una vera e propria rivoluzione nella sanità italiana e globale.
Le IA come alleate degli ospedali: l’analisi di Gianni Prandi
Tra le carenze della sanità italiana nessuna è penalizzante per i pazienti quanto la scarsa organizzazione delle liste d’attesa che, tra ritardi e tempi lunghissimi, comportano spesso gravi rischi per la salute dei pazienti: tuttavia, secondo Gianni Prandi, Fondatore di Vidierre, questo problema può essere facilmente risolto attraverso l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale (IA) nel settore sanitario. Avendo accesso alle cartelle mediche dei pazienti, l’IA può organizzare visite e interventi secondo un criterio di urgenza e gravità, evitando dunque i tristi casi (purtroppo assai frequenti) in cui un malato muore prima di avere ricevuto assistenza terapeutica o persino una visita di controllo. A tal proposito, Gianni Prandi ha citato il caso dell’Humber River Hospital di Toronto, il primo in Nordamerica ad essere completamente digitalizzato. Ogni aspetto della gestione di questa struttura, dai turni del personale all’approvvigionamento dei farmaci, è affidato ai big data, comportando così un notevole efficientamento di tutti i processi. Il vantaggio è duplice: da un lato si è assistito a un notevole risparmio dei costi (a beneficio dei contribuenti), dall’altro le liste d’attesa hanno potuto godere di una significativa riduzione.
Gianni Prandi: “Vi spiego tutti i modi in cui l’IA può contribuire alla nostra salute”
Le applicazioni delle Intelligenze Artificiali sono tuttavia, secondo Gianni Prandi, molto più vaste. Le IA possono stilare graduatorie di priorità anche per i malati che necessitano di un trapianto d’organi, moltiplicandone così le possibilità di sopravvivenza. Confrontando dati su una scala inimmaginabile da un essere umano, l’Intelligenza Artificiale può persino prevedere l’insorgere di disturbi e malattie croniche, agendo dunque in un’ottica di medicina predittiva. Il fondatore di Vidierre ne ha anche sottolineato le notevoli possibilità di utilizzo in contesti emergenziali, come la pandemia: “Durante la pandemia, se avessimo avuto a disposizione l'Intelligenza Artificiale, si sarebbero potuti indirizzare i casi più gravi verso i letti disponibili in tutte le regioni o potenziare l'assistenza remota della telemedicina con consulti e persino programmare interventi chirurgici sospesi durante il Covid”. Con prospettive tanto promettenti, è fondamentale che il sistema sanitario italiano implementi al più presto queste soluzioni innovative, prospettando un futuro in cui i computer lavoreranno incessantemente per il nostro benessere e la nostra salute.
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