Aumenta tra gli italiani la considerazione data ai green jobs, ovvero le professioni che contribuiscono a salvaguardare il Pianeta: a rivelarlo è Gianni Prandi, fondatore e membro del CdA di Vidierre, in un articolo pubblicato su “L’Espresso”.
Gianni Prandi: gli italiani riconoscono l’utilità dei green jobs
Gianni Prandi, fondatore e Consigliere di Amministrazione di Vidierre, ha commentato in un articolo uscito su “L’Espresso” i risultati di un’analisi condotta dalla società di Assist Group sulla percezione dei green jobs da parte degli italiani. Sono sempre di più le persone che riconoscono il valore e l’utilità delle professioni orientate alla sostenibilità ambientale nel mondo contemporaneo. Oltre ad offrire interessanti sbocchi occupazionali, la categoria dei “lavori verdi” contribuisce attivamente alla salvaguardia del nostro Pianeta attraverso l’adozione di pratiche ecocompatibili e all’utilizzo di energie rinnovabili. Gli ambiti interessati da tali professioni vanno dall'agricoltura sostenibile all'energia verde, dall'edilizia eco-friendly alla gestione responsabile delle risorse naturali.
Gianni Prandi: competenze fondamentali per affrontare le sfide della sostenibilità
“I dati dimostrano come le previsioni sui lavori più richiesti in un prossimo futuro descrivano figure professionali qualificate”, commenta Gianni Prandi, evidenziando come le competenze richieste ai professionisti “verdi” vengano ormai universalmente considerate essenziali per poter affrontare le sfide legate alla sostenibilità. “I green jobs vengono percepiti come un utile apporto per adeguare i business alle normative ambientali e per poter affrontare la transizione verso un’economia più sostenibile”, aggiunge il fondatore di Vidierre, mettendo inoltre in luce il valore di questa nuova categoria anche sotto il profilo economico. Attraverso la riorganizzazione dei business in chiave sostenibile, contribuisce infatti alla salvaguardia del valore economico della società.
Fonte notizia
www.greengoenergy.eu gianni-prandi-green-jobs-e-italiani-analisi-di-vidierre