Non si può non vedere quanto accade in queste ore a Sesto San Giovanni: in tutte le vie della città, dove sono presenti manifesti elettorali della Lega Salvini Premier, la scena è sempre la stessa: manifesti strappati, staccati dagli appositi spazi di affissione, ridotti in brandelli e buttati per terra.
Una vandalizzazione evidentemente pianificata con lo scopo preciso di arrecare danno, o di dare un sinistro segnale, alla campagna elettorale condotta dalla Lega in vista delle prossime europee di giugno, dal momento che non c’è via della città che non appaia interessata da questo fenomeno inquietante. Immediata la reazione degli esponenti locali del partito che sulla pagina facebook della Lega cittadina, guidata dal segretario Nicoletta Pini, hanno manifestato in un post tutto il loro disappunto per un’azione premeditata che ritengono proveniente da ambienti di sinistra, finalizzata ad uno scientifico sabotaggio della campagna di comunicazione elettorale. “Un gesto spregevole e violento – si legge nel post - che evidenzia la fragilità dei principi democratici negli ambienti di sinistra! È il triste riflesso della politica contemporanea sestese, con un’opposizione che, negli anni, si è tristemente trasformata solo in un mezzo per il sabotaggio”.
Ricordiamo che a Sesto San Giovanni, città simbolo della classe operaia un tempo chiamata la Stalingrado d’Italia, nel 2017 la Lega, con il sindaco Roberto Di Stefano, attualmente al suo secondo mandato, ha posto fine ad un’epoca di amministrazione di sinistra durata 72 anni, attuando politiche volte al rilancio del ruolo della città che è il secondo comune più popoloso e industrializzato della Città Metropolitana di Milano.