“Parlerò di Franco Califano e Fabrizio De André a Tunisi il 26 aprile prossimo, in occasione della Fiera internazionale del Libro dove l’Italia è ospite d’onore. Una poetica dei linguaggi musicali Mediterranei, in rappresentanza della cultura italiana”. Così Pierfranco Bruni, antropologo, saggista, intervistato da Paeseitaliapress.it, e Lafrecciaweb.it media partner, annunciando la propria partecipazione alla kermesse dell’Editoria in programma da venerdì 19 a domenica 28 aprile presso il Centro Esposizioni del Kram a Tunisi.
La 38esima edizione della Fiera internazionale del Libro sarà inaugurata ufficialmente il 19 aprile alle 11 dal presidente della Repubblica tunisina Kais Saied, alla presenza del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara e della Direttrice generale Biblioteche e diritto d’autore del ministero della Cultura Paola Passarelli.
Prevista il giorno della chiusura della manifestazione, il 27 aprile, la visita del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.
Califano e De André due poeti divenuti cantautori, dalla parola ribelle – sottolinea Bruni –
Califano il “Califfo” appartenente alla famiglia dei poeti maledetti, è parola di marinai che conoscono il sale dei mari, dei porti toccati e lasciati alle prime luci dell’alba, delle notti vissute nei viaggi delle dimenticanze.
Di De André percorrerò un’indagine interiore dentro le parole e la musica del grande cantautore genovese. Per essere poeti si deve essere eretici o anarchici. Come affermava De André.
D. Professor Bruni cosa è stato De Andrè nel linguaggio poetico e musicale dal dopoguerra ad oggi?
R. Un pensare che ci conduce alla nostra contemporaneità tra una asistematicità filosofica e una visione onirica, metaforica dentro il pensiero metafisico.
D. Le chiediamo alcune anticipazioni sui punti nevralgici del suo contributo alla Fiera internazionale del Libro a Tunisi.
R. Discuterò della grandezza poetica, della poesia delle emozioni di Califano. Attimi graffianti per una vita intera. Quella vita raccontata recitata vissuta tra poesia e musica.
Con De André al quale ho dedicato diversi libri e saggi, la letteratura si fa mistero. Letteratura e musica sono un linguaggio non dell’oltre ma del profondo. Ci sono in questo linguaggio, per restare alla letteratura e alla musica, delle memorie sommerse che catturano metafore e realtà, luoghi e un sentire attraverso scenari che creano ombre e maschere, appartenenze e dimensioni oniriche.
Ci sono poeti e scrittori dentro De André: Omero e Lee Masters, Dante e Pound, fanno parte del suo viaggio. L’unione tra due mondi: la cultura Occidentale-Meditteranea e quella prettamente Occidentale-Americana. Ma il viaggio è una costante come sono una costante gli elementi che caratterizzano il viaggio stesso. Il mito, la memoria e la morte.
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Pierfranco Bruni è nato in Calabria e vive tra Roma e la Puglia. Scrittore, poeta, italianista e critico letterario, già direttore archeologo presso il Ministero della Cultura. Esperto di Letteratura dei Mediterranei, vive la letteratura come modello di antropologia religiosa. Ha pubblicato diversi testi sulla cristianità in letteratura. Il suo stile analitico gli permette di fornire visioni sempre inedite su tematiche letterarie, filosofiche e metafisiche. Si è dedicato al legame tra letteratura e favola, letteratura e mondo sciamanico, linguaggi e alchimia. Ha pubblicato oltre 120 libri, tra poesia saggistica e narrativa. È presidente del Centro Studi e Ricerche “Francesco Grisi”. Ricopre incarichi istituzionali inerenti la promozione della cultura e della letteratura. Recentemente, con decreto del Ministro della Cultura, è stato nominato Presidente della Commissione per il conferimento del titolo di “Capitale italiana del Libro 2024“