ELEONORA DUSE
Cento Anni Senza
Il 21 aprile 1924, quando in Italia senz’altro si stavano celebrando i Natali di Roma, dall’altra parte del mondo, a Pittsburgh, si spegneva Eleonora Duse, la più grande attrice di tutti i tempi. È per questo che nel 2024 l’Associazione Terra dei Padri e il due volte candidato al Premio Nobel per la Letteratura, Pierfranco Bruni, presidente Capitale Italiana del Libro 2024, hanno deciso di dedicare un volume di saggi a questa illustre personalità italiana, ai suoi tempi nota a tutti e celebrata ovunque, ai nostri -va detto- conosciuta perlopiù dagli esperti nel settore. Era necessario, quindi, un lavoro, frutto della passione di tanti studiosi provenienti da ogni parte d’Italia, che avesse come suprema finalità l’esigenza di riportare in auge, nel posto che merita, la figura della Divina Duse. Attrice rivoluzionaria, che ha trasformato il modo di recitare divenendo maestra di tante attrici odierne, da Paola Borboni a Meryl Streep, nonché vero fulmine a ciel sereno per un giovanissimo Luchino Visconti che, appena quattordicenne, ne rimase talmente impressionato da decidere in quel preciso momento che avrebbe dedicato la sua vita a quell’arte. Eleonora Duse, la donna: amata da Arrigo Boito e soprattutto da Gabriele D’Annunzio. Il Vate, si sa, è noto per essere uno sciupafemmine, con la Duse fu, per la prima volta in vita sua, sconvolto da un amore che resta travagliato ma che -forse- può dirsi vero. I due non si separarono mai del tutto: dopo la passione travolgente che coincide con gli anni di massima produttività del poeta (Eleonora è la grande ispiratrice dell’Alcyone) e la rottura “teatrale”, D’Annunzio e la Duse continuarono il loro rapporto a distanza in un epistolario a tratti commovente… fino a quando, ormai vecchio e stanco, il primo vip della Letteratura italiana non si ritirò nella sua casa museo-mausoleo sulle rive del Garda ed Eleonora assunse i connotati dell’eidolon, come nelle più classiche delle tragedie elleniche.
Questo e molto altro si potrà apprezzare nel Volume Come l’onda sulla duna, la Divina che divenne fuoco, edito da Solfanelli, curatrice Franca De Santis, direttore scientifico Pierfranco Bruni ideatore del progetto “Undulna”, che vede tra i suoi maggiori promotori il Ministero della Cultura e il Vittoriale degli Italiani. A margine di tutto ciò, si segnala la presenza tra i saggisti di due autrici marchigiane: Roberta Mazzoni di Castelbellino (AN) e Gioia Senesi di Esanatoglia (Mc). E proprio grazie alla loro partecipazione, la Pro Loco di Esanatoglia in collaborazione con l’Amministrazione comunale ha deciso di organizzare la presentazione del libro sabato 22 giugno alle ore 17 presso il Teatro Comunale di Esanatoglia, in occasione della Notte romantica dei Borghi più belli d’Italia. La presentazione sarà una conferenza in pieno stile “dusiano”: a fare da intermezzo alle tre relatrici (Franca De Santis, Roberta Mazzoni, Gioia Senesi) ci sarà la Compagnia Teatrale di Esanatoglia a vivacizzare lo spettacolo e concluderà il pomeriggio un intervento musicale a cura del Gruppo Corale Santa Cecilia di Fabriano.