In Municipio, dopo il terzo danneggiamento dell’autovelox posizionato lungo la strada provinciale 28 Bis, all’altezza della frazione di Colle Fiorito di Guidonia, si riflette sulle iniziative da assumere. Nulla trapela ufficialmente, ma è evidente che nei piani alti si stia riflettendo sul da farsi. Entrato in funzione il 1 novembre del 2023 e preceduto, molto prima della sua attivazione, da una campagna di comunicazione e informazione che ha visto in campo lo stesso Sindaco Mauro Lombardo, risponde all’esigenza, più volte ribadita dall’Amministrazione, di assicurare un maggiore controllo del traffico in quel tratto.
Oltre all’autovelox è presente anche un telelaser che, attraverso il rilevamento delle targhe di chi transita in entrata e uscita della città, verifica se il mezzo sia presente nella black list della Forze dell’Ordine; se sia in regola con la revisione e la copertura assicurativa. Svolge, pertanto, una importante funzione di controllo. Si pensi, d'altronde, ai risvolti che comporta l’essere coinvolti in un sinistro con un veicolo non assicurato. Gli autovelox, è bene rammentarlo, possono essere fissi e mobili. Monitorano, costantemente, il traffico e gli automezzi che attraversano la loro area di copertura. Quelli mobili sono spesso utilizzati lungo arterie nelle quali è necessario un controllo temporaneo della velocità, sulla base dei dati sull’incidentalità in possesso dell'Ente proprietario della strada.
A questo si sommi, ampliando il discorso ad altri aspetti della vita quotidiana, che molti residenti sollecitano l'installazione di un numero sempre più importante di sistemi di videosorveglianza al fine di garantire una maggiore sicurezza alla collettività. Le nuove tecnologie possono rivelarsi un deterrente efficace contro i potenziali malintenzionati. Molti, per fare un altro parziale esempio, reclamano più fototrappole per cercare di dare un volto e un nome agli incivili che abbandonano ogni sorta di rifiuto negli spazi pubblici.
Le telecamere rappresentano, inoltre, una importante fonte di informazioni per le Forze dell’Ordine per monitorare e rispondere prontamente e adeguatamente a situazioni di emergenza. La videosorveglianza si caratterizza per lo più, complessivamente, come un investimento diretto a garantire maggiore sicurezza alla comunità fermo restando, ovviamente, il puntuale rispetto della normativa in materia di privacy. Ma, a quanto pare, non tutti sembrano pensarla così.
