L'artista Mario Perrotta ci illumina davvero con la sua opera, perchè i colori belli forti, con cui è composta, sono come un fuoco in un camino acceso, che viene verso di noi.
L'opera di per sé porta allo spettatore una sensazione di gara, di pensieri diversi, precisi, che aprono una lotta forte, ma è il titolo dell'opera stessa: "Controcorrente", che accende il suo vero significato. Lo spettatore sente subito la vibrazione della propria pelle nel primo impatto con questo dipinto, ma subito dopo aver letto il titolo, la musica cambia.
L'opera di Mario Perrotta cambia all'improvviso ed è visibile, comprensibile lo scontro di due pensieri diversi: la città, il pensiero fisso, una cosa che, anche se passa il tempo, è sempre li. Dall'altra parte troviamo le vele: la libertà della natura, il mare, il pensiero libero di viaggiare e di pensare in modo diverso. Il pensiero delle "barche" si percepisce subito che va controcorrente.
Lo spettatore nota la differenza fra le vele bianche e il possibile capo di riferimento con la vela rossa, ma quello che vive all'istante è la forte sensazione che tutte le barche (i pensieri liberi) stiano andando contro la città, quasi l'inizio di una guerra, ed è proprio questo che da un punto in più di valore al titolo dell'opera.