Le Donne del Muro Alto, progetto teatrale nato nel 2013 da un’idea della regista Francesca Tricarico, con lo scopo di portare il teatro nelle carceri, compie quest’anno dieci anni.
Tanti gli eventi in programma per festeggiare il decennale, che racconta attraverso il lavoro svolto sia con le donne in carcere sia con le donne ammesse alle misure alternative alla detenzione che con ex detenute, un mondo che - ancora oggi - resta quasi del tutto sconosciuto.
Il primo appuntamento è per domenica 22 ottobre 2023 alle 15.30 in occasione della Festa del Cinema di Roma. Presso l’Auditorium del MAXXI – Museo delle Arti del XXI secolo di Roma verranno presentate le attività relative al decennale del progetto e in anteprima una nuova rappresentazione dello spettacolo Olympe de Gouges, tratto dal romanzo La donna che visse per un sogno di Maria Rosa Cutrufelli.
Olympe nasce da un primo studio fatto nel 2015 all’interno del carcere Femminile di Rebibbia e racconta gli ultimi mesi di vita di Olympe de Gouges (1748 –1793), drammaturga e attivista francese vissuta durante la Rivoluzione, che dedicò la sua vita e le sue opere ai diritti delle donne, ma anche dei neri, degli orfani, degli anziani, dei disoccupati, dei poveri. Il racconto dei giorni trascorsi in carcere fino al processo, che si conclude con l’esecuzione alla ghigliottina della protagonista, vuole essere un invito a riflettere sui pericoli della censura, della negazione della libertà individuale e sull’importanza della cultura come arma di difesa contro le ingiustizie sociali.
Il 9 e il 10 novembre lo spettacolo Olympe de Gouges verrà messo in scena al Teatro India alle 21.00, preceduto in entrambi i giorni da diversi incontri cui parteciperanno istituzioni e personaggi del mondo della società civile, che ricorderanno i 10 anni di attività dentro e fuori le mura detentive e metteranno l’accento sulla cultura come strumento di emancipazione. Tra i confermati Francesca Tricarico, fondatrice dell’Associazione Per Ananke, Miguel Gotor Assessore Cultura Roma Capitale, Valentina Calderone Garante delle persone private della libertà personale di Roma Capitale, Marco Patarnello Magistrato Tribunale sorveglianza di Roma, Ilaria Cucchi senatrice, l’attrice Maria Grazia Cucinotta, la scrittrice Maria Rosa Cutrufelli e Alessandra Collacciani attrice ex detenuta.
Nel mese di aprile inoltre lo spettacolo verrà messo in scena al Teatro Vittoria di Roma, mentre da gennaio a maggio 2024 è prevista una tournée nella Carceri e Rems del Lazio.
Come sottolinea l’ideatrice del progetto e regista, Francesca Tricarico: Sono passati più di dieci anni da quel primo ingresso nel carcere femminile di Rebibbia, dieci anni esatti dalla nascita de Le Donne del Muro Alto, un progetto che fin da subito ho capito non poteva e non doveva terminare lì nonostante tutto sembrasse dire il contrario, dalla difficoltà del luogo alla continua estenuante ricerca dei fondi. Quanto quel luogo mi raccontava allora e oggi ci racconta della società in cui viviamo? Un’opportunità prima ancora che per le donne recluse, per tutti noi “società civile” di comprendere dove siamo, dove stiamo andando grazie alla grande lente di ingrandimento del carcere sull’uomo e la società. Una società dove le donne più degli uomini pagano lo stigma sociale della detenzione, “dell’errore”. In questi dieci anni la realtà de Le Donne del Muro Alto è cresciuta, sia all’interno che all’esterno delle mura carcerarie, divenendo un vero e proprio percorso di accompagnamento al ritorno nella società civile. Oggi, per le donne coinvolte, il progetto rappresenta sempre più una concreta possibilità di formazione oltre che un’occasione lavorativa regolarmente retribuita, un prezioso strumento di inclusione sociale.
L’ associazione Per Ananke nasce nel 2007, fin dalla sua costituzione, si occupa di teatro, in particolare teatro sociale, lavorando nelle carceri, centri per la salute mentale, scuole di ogni ordine e grado, università. Dal 2013 l'attività teatrale all'interno degli istituti di pena diventa l'attività principale dell'associazione con la nascita del progetto Le Donne del Muro Alto, prima nella Casa Circondariale femminile di Rebibbia, portato in seguito nella Casa Circondariale femminile di Latina e la Casa Circondariale di Rebibbia Nuovo Complesso e oggi anche all'esterno con donne ammesse alle misure alternative alla detenzione ed ex detenute.