Mentre il mondo cambiava passo seguendo il ritmo imposto dalla pandemia, Claudio Chiavari cominciava un viaggio, interiore e fisico, sulla Via Francigena.
Partito da Viterbo e giunto a San Pietro, Claudio, ha lasciato a due inusuali protagonisti la descrizione delle giornate, delle emozioni, dei momenti salienti e crucciali: Testa e Piedi.
Un percorso che valorizza il nostro territorio, la preziosa Via Francigena, ma specialmente l’essere umano con il suo carico di emozioni.
Conosceremo questa affascinante avventura tramite i racconti tratti dal libro, i video girati da Claudio e i punti di vista dell’Onorevole Santori e di Don Antonio Coppola e Diana Iaconetti con le letture di alcuni estratti del libro.
Per i sogni non ci sono segreti
Inizia così la storia di Testa e Piedi, nemici per la pelle, ma costretti a dover dipendere gli Uni dall’Altra o l’Una dagli Altri. Il loro legame è palindromo. La vitalità delle loro storie, da quando si sono incontrati più di cinquant’anni fa, sono il motivo della loro ancora duratura co-esistenza.
Raccontare la propria esperienza lungo il tratto finale della Via Francigena attraverso il dialogo serrato dei veri protagonisti: la Testa e i Piedi. E solo grazie alla collaborazione tra di loro, spesso caratterizzata da inevitabili battibecchi tra chi condivide tutto perché parte dello stesso Corpo, che si è potuto realizzare un sogno che non ha avuto segreti sin dai primi passi di quell’avventura, incominciata a Viterbo e conclusasi in Piazza San Pietro.
Un percorso tra la Natura, la Storia e le esperienze di vita.