Antonino Sapienza esperto di marketing territoriale e turistico, ha operato a livello istituzionale in diversi borghi e comuni siciliani, tra i quali i Borghi più belli d’Italia come Savoca, Castroreale, Montalbano Elicona, Castelmola ma anche a Messina e Catania, oggi analizza le possibilità di sviluppo con riferimento all’ambito turistico di Calatabiano, un piccolo comune del catanese dove tra l’altro risiede da qualche tempo.
E lo fa senza entrare nei massimi sistemi turistici o nelle mega infrastrutture di settore e nemmeno nella ricerca, improbabile di fondi ma con un’analisi approfondita e concetti applicabili da cui trarre spunti per il breve e medio termine in autonomia, atti a pensare ad una crescita come accaduto in altri luoghi similari non troppo lontani.
“Ho effettuato un report su Calatabiano” riferisce Sapienza “e ne riporto qui alcuni dei tratti più importanti non addentrandomi nei dettagli analizzati e nelle soluzioni di fattibilità più tecniche. La Città ha due vantaggi primari interconnessi tra di loro. Il primo molto chiaro a tutti, vanta una storia e testimonianze di livello tra le quali il Castello, le importanti Chiese e percorsi naturalistici affascinanti essendo luogo di una bellezza ambientale e paesaggistica unica, la seconda si trova in una posizione strategica dalla quale è possibile trarre benefici in ambito di impatto turistico.
Quest’ultima condizione di certo risaputa non è mai stata valorizzata a dovere, sulla quale è opportuno fare delle precisazioni. Infatti possiamo identificare Calatabiano come estensione naturale inclusa tra un territorio comprendente Taormina e Giardini Naxos da un lato e l’Etna dell’altro, dalle quali, anche a mezzo di accordi istituzionali o semplici protocolli d’intesa tra Comuni, può ricevere visitatori ma anche garantire servizi, in primis la ricettività.
Una delle caratteristiche di questi piccoli luoghi, è la possibilità di creare un albergo diffuso organizzato a buoni livelli anche in rapporto alla qualità/prezzo, che alleggerirebbe il peso dell’overturism ricettivo dei luoghi vicini, garantirebbe un posto tranquillo dove alloggiare ai visitatori e contemporaneamente creerebbe sviluppo interno non ultimo nel contesto dei vari servizi aggiuntivi come la ristorazione e l’enogastronomia. Sulla tipologia di territorio ricorda un po' Savoca o Forza d’Agrò ma con numerosi vantaggi come l’estrema vicinanza alle big destination ed al mare.
Tra le varie azioni ed iniziative a breve e medio termine, si potrebbero attivare inoltre diversi servizi turistici tra i quali i transfer continui verso i luoghi di interesse citati e non solo nella fascia jonica ma anche all’interno sulla parte collinare, fino ai paesi etnei interni ed addirittura i Nebrodi, rendendo Calatabiano, ciò che ha nelle proprie corde naturali, quello di diventare un vero hub turistico e pertanto sfruttare il concetto di rete turistica, quasi una piccola dmo (destinantion management organization).
Di rilevanza le possibili proposte sul posto come le visite guidate culturali nel centro storico e naturalistiche sulla Valle dell’Alcantara, o iniziative esperienziali valorizzando tradizioni e prodotti tipici locali. Quest’ultima attività attirerebbe notevolmente proprio perché è possibile svolgerla solo nei piccoli centri. Da non sottovalutare dunque la possibilità di mixare più tipi di turismo (storico, religioso, enogastronomico, balneare, ecc) con iniziative correlate. In tal senso Calatabiano vanta di una Pro Loco molto organizzata ed attiva che potrebbe essere considerata effettivamente la regia di tali azioni in coordinamento con i vari stakeholders.
Non bastano per creare sviluppo infatti le pur meravigliose e suggestive manifestazioni religiose e tradizionali del posto. E’ essenziale dare continuità alle proposte culturali e turistiche con una vasta gamma di iniziative sempre aggiornate e di qualità che possano attrarre contemporaneamente tutti i tipi di turisti con pernottamenti stanziali di più giorni.
Di certo diventa fondamentale una vera operazione intanto strutturale del territorio, incluso il miglioramento delle rete stradale ma soprattutto di marketing, cosa attuabile da subito del quale oggi non si può prescindere, che includa un’attività divulgativa informativa imponente, utilizzando un nuovo quanto semplice brand che identifica il posto come non lo è mai stato fatto ad ampio raggio, dunque un vero “Borgo”, un titolo territoriale che in passato screditava ma oggi anche se un po' inflazionato da un senso storico e culturale di un territorio fortificato e funziona in ambito promozionale globale. Il Borgo di Calatabiano perché in fin dei conti di questo si tratta”.