La dottoressa Elena Gollini, che da tempo sta portando avanti un percorso mirato di affiancamento come consulenza e curatela personalizzata a favore del pittore Daniel Mannini, lo ha interpellato con un'intervista di approfondimento in merito a una tematica assolutamente significativa e dalla quale senza dubbio non si può prescindere all'interno del panorama artistico odierno, ovvero il concetto articolato in molteplici sfumature di icona artistica. In particolare, la dottoressa Gollini si è soffermata su tre domande ad ampio respiro rivolte a Mannini per offrirgli l'opportunità di compiere sia un'analisi valutativa in termini generali sia di entrare più nello specifico della sua ricerca sperimentale, sempre guizzante e ricca di pathos e trasporto entusiasta.
D:
Daniel, un tuo commento riflessivo sul concetto di icona artistica
tramandato e perpetrato dalla grande storia dell'arte universale.
R:
Le icone artistiche sono importanti per la conservazione della storia
dell'arte stessa e testimoniano il periodo in cui sono
contestualizzate. Sono come delle pietre miliari impossibili da
scalfire tramite le quali qualsiasi persona può cercare un
approfondimento specifico. Queste figure sono molto importanti anche
per chi si approccia al fare arte: prendere spunto da un artista e
poter coglierne qualche caratteristica, senza mai copiarlo o
imitarlo, solo per essere stimolati ad avere un focus nella propria
esecuzione, cercando di non cadere nel pericolo del paragone. Credo
che questo sia fondamentale, soprattutto per mantenere costanza nel
migliorarsi all'interno del proprio percorso creativo. Ciò che conta
realmente non è la teoria ma la pratica attraverso la quale possiamo
esprimerci, cercando di non dare alcuna spiegazione riguardo l'opera,
in quanto essa parla da sola.
D:
Daniel, qual è l'icona artistica che più ti appartiene all'interno
della tua prospettiva di ricerca pittorica e perché?
R:
Come ho avuto occasione di dire più volte, l'icona che sicuramente
mi ha più influenzato è la figura di Jackson Pollock, sia per la
rappresentazione astratta dei suoi dipinti, ma sia perché sono
rimasto colpito dalla sua esecuzione artistica, in cui il gesto e
l'immediatezza dell'istinto, che può essere anche ragionato ma non
dominato, prende la sua forma espressiva. Un'altra figura che col
tempo, direi anche in maniera inconscia, mi ha influenzato è quella
di Mark Rothko: nei suoi lavori la potenza del colore domina la scena
e il poter cercare questa visione di entità ai colori nei miei
dipinti, sicuramente ha un suo nesso logico. L'importanza di
comprendere le icone, per quanto può riguardare il mio pensiero, è
quello di cogliere l'essenza della pittura stessa, al di là di
concetti, stili e tecniche, e sperimentarli, anche in chiave moderna,
all'interno del mio lavoro artistico.
D:
Un tuo commento di riflessione sui concetti di tradizione storica e
storicizzata e innovazione attuale e contemporanea in campo artistico
in generale.
R:
L'evoluzione della storia dell'arte procede nella sua naturalezza di
pari passo con le innovazioni e le scoperte avvenute nel tempo, cosi
come la rappresentazione artistica subisce varie tendenze con i vari
movimenti, momenti e modalità di esecuzione. Sicuramente la
tradizione ha una sua fondamentale importanza, però ciò non vuol
significare che non possiamo creare altre forme espressive attraverso
percorsi che possono essere discostanti dalla tradizione stessa.
Credo che sia possibile identificare come genesi artistica anche
altre tipologie di forme, però è giusto che ci siano dei canoni da
rispettare per poter far parte del mondo artistico. Ad oggi è
importante soprattutto stare attenti a preservare ciò che può
essere riconosciuto come arte, rispetto a quella che viene fatta
passare, anche in maniera profana, per essa. Mi viene sempre in mente
la tipica espressione “Lo potevo fare pure io”, frase in cui il
contenuto viene soppresso da una forma di superficialità.
Aggiungendo un ultimo pensiero, sono convinto che le opere che sono
passate alla storia, siano esse dipinti o sculture, abbiano ancora
molto di cui raccontare e da insegnare.
L'artista Daniel Mannini è molto attivo e dinamico sui social. In particolare, è possibile anche relazionarsi con lui attraverso il profilo Instagram sempre ben aggiornato e curato @danielmanniniart e attraverso l'accesso al suo sito web personale danielmanniniart.it che consente di visionare un'ampia e vasta panoramica di produzione e raccoglie anche dei contenuti di spessore eterogeneo, che vanno a fungere da ulteriore fattore di approfondimento di valore saliente. Senza dubbio Mannini sta procedendo con concretezza e pragmatismo in ogni sua scelta, dimostrando di possedere un estro creativo guidato da una manifesta la lungimiranza di vedute, che fondono insieme passato e presente.
Fonte notizia
danielmanniniart.it