La visione futurista e neo-futurista nelle sue sfaccettate accezioni di significato influisce e influenza in maniera diretta o indiretta tutta quanta la compagine artistica odierna e diventa uno spunto utile e funzionale per conferire un paradigma di significati futuribili al proprio fare creativo, per conseguire e ottenere un'impronta e un imprinting, che possa essere inglobato e incluso in una contemporaneità avanzata e in un avanzamento, che ha una sua identità presente nel qui e ora, ma che è capace anche di vedere e prevedere in avanti con ravvedutezza e perspicacia. Il termine futurismo, accostabile alla corrente artistica omonima, si è a sua volta sviluppato e modulato negli anni confluendo nel Neo-Futurismo e ha acquistato e consolidato una propria identità e un proprio status, trovando delle possibilità congeniali di accostamento anche alla sfera filosofica e sociologica, che spesso inficia l'arte e si fonde ad intreccio e in positiva sintonia con l'espressione creativa. Da qui scaturisce e si alimenta, si genera e si accende l'interessante riflessione, che produce pensieri di collante e di accostamento di costante stimolo. Perché, non dimentichiamo mai, che ogni artista e creativo in cuor suo anela e ambisce a una propria opportunità di essere menzionato, ricordato e valorizzato anche nel dopo, di essere positivamente apprezzato anche dai posteri come si suol dire, lasciando un contributo degno di celebrazione, di essere dunque mantenuto vivo nella memoria postuma delle generazioni successive, auspicando una permanenza futurista e futuribile della propria produzione e sperando, che venga tramandato e perpetrato nel tempo quanto ha voluto raccontare tramite la sua ispirazione e il suo estro. Daniel Mannini (www.danielmanniniart.it) ha risposto ad alcune domande, fornendo il proprio pensiero in modo attinente e pertinente alle argomentazioni trattate.
D: Dal
punto di vista del pensiero di giovane artista creativo cosa intendi
per arte futurista e futuribile?
R: Questa
espressione può integrare tante prospettive. Quello che differenzia
e distingue alcuni artisti da altri, soprattutto oggi, oltre alla
loro vicinanza con l’uso della tecnologia, è il portare avanti una
visione che sia intatta e identitaria. Lo stacco con quello che è
stato si differenzia soltanto dall’uso dei mezzi all’avanguardia
usati nelle diverse fasi della storia, perché come nel passato anche
oggi le correnti artistiche possono sopravanzare rispetto ad altre.
Da un punto di vista tecnico, dove il dinamismo e il colore sono
elementi dominanti nella rappresentazione, l’arte futurista ha
fatto modo di espandere l'espressione oltre il lato pratico,
attraverso l'utilizzo della parola e dell’uso del suono. Questo può
definirsi sicuramente un movimento avanguardista, perché è riuscito
a esporsi su più fronti ottenendo la sua influenza, riprendendo, o
meglio venendo ripresa, un po' dall’attualità artistica
contemporanea.
D: Un tuo
commento di valutazione riflessiva sul futurismo in generale e sui
tre esponenti testimonial illustri: Filippo Tommaso Marinetti,
Umberto Boccioni, Giacomo Balla.
R: Tutti i
maestri citati sono figure importanti che hanno dato il loro impatto
significativo al movimento futurista. Ognuno di loro ha lasciato
un’impronta nell’arte italiana, imprimendo la loro filosofia.
Credo che sarebbe esaustivo elencare i capolavori che hanno
realizzato, ma in questo caso mi soffermo nel sottolineare il
fondamentale apporto individuale e personale che hanno donato al
mondo dell'arte, pur essendo uniti dalla stessa idea di percezione
dell’arte, ponendola nelle diverse forme artistiche. Sono riusciti
a rappresentare la natura della società di cui ne facevano parte,
società in cui la frenesia e il modo di vivere è percepibile anche
a distanza di tempo. Questa percezione che sono riusciti a
trasmettere, per quanto mi riguarda, è il massimo traguardo che può
raggiungere un’idea, rimanendo fedele a se stessa e allo stesso
tempo riuscendo ad essere percepita e apprezzata da tutti.
D: In che
modo la corrente odierna e attuale del Neo-Futurismo può essere di
utile ispirazione positiva per la tua evoluzione di ricerca
pittorica?
R:
L'influenza che ho avuto da questo movimento è il rapporto tra il
mio modo di fare arte e la tecnologia attuale, i quali si sono
amalgamati in modo del tutto spontaneo, avendo il bisogno di
esprimere il figurativo in un contesto grafico, mentre la parte
astratta, quella più istintiva e introspettiva, si propone soltanto
sulla tela, dove la gestualità compone l'essenza dell'azione e della
sensazione percepita attraverso quest'ultimo. Essendo due tipologie
artistiche opposte, anche la loro trasmissione emotiva è
completamente diversa. Più che da un punto di vista tecnico è
proprio l'approccio che cambia nell'esecuzione del lavoro e questa
alternanza mi permette di ampliare ed esplorare nuovi lidi con i miei
principi, evitando di snaturare il tutto e cercando di rimanere il
più fedele possibile al mio essere.
Fonte notizia
www.danielmanniniart.it