Tra pochi giorni sarà al Salone internazionale del libro di Torino con la silloge Mani in extasy. Con questa intervista vogliamo conoscerla meglio.
Chi è Chiara Domeniconi?
Più che una scrittrice è una persona a cui piace ed è necessario scrivere, per cura e diletto. Mi piace quello che faccio e mi faccio piacere quello che devo fare. Più che fuggire la paura la osservo con curiosità e la sfrutto perché necessaria alla vita e alla scoperta. Coltivo la curiosità che mi ha salvato la vita nel dolore.
Parlaci del tuo libro “Mani in Extasy” SBS Edizioni
Una provocazione delle mani viste come Dio e dell’annullamento della speranza, del desiderio e della preghiera dove resta solo l’estasi del fare. Costruzione e distruzione, equilibrio e squilibrio, peccato e santità si mischiano e confondono nel forte messaggio vitale di osare, osare sempre e osannare la vita che comprende anche la morte, il dolore. Mani, mani che fanno…
Fare, vivere. Essere uomini, santi e peccatori a trecentosessanta gradi. Che sia in cielo o in terra. La vita è fatta di croci, di cose, fatti e persone che si incontrano e incrociano tra loro. Da qui nasce e si prolunga ed evolve il mondo, il bene e il male. Anche in noi la stessa cosa. Incroci di idee e pensieri ma anche di sangue, sostanze chimiche, cellule che ci fanno ammalare, fortificare, vivere o morire.
Cosa significa per te il Salone Internazionale del Libro di Torino?
Ormai sarà la quarta o quinta edizione alla quale partecipo ma rimane sempre uno o forse l’appuntamento dell’anno più rappresentativo al quale mi piace sempre non mancare, se possibile. Significa essere dentro al panorama italiano e internazionale col mio, di piccolo panorama e quindi vedere e farmi vedere. Interagire, promuovermi, conoscere, farmi conoscere e riconoscere. Ascoltare e cercare di farmi ascoltare. Imparare come si fa a essere ascoltati meglio e ad ascoltare meglio. Insomma, un grande cinema e una grande scuola. Divertimento e lavoro. E’ sempre anche una buona occasione per fare un pò il punto della situazione vedendo intorno a me chi è più avanti o indietro, dov’ero, dove sono e dove magari andrò.
Parlaci del tuo progetto editoriale: dove ti vedi fra 6 mesi e fra 10 anni?
Mi vedo a divertirmi lavorando, ecco dove mi vedo. Come sto facendo oggi. Mi vedo a farmi piacere il mio dovere e a godermi il piacere di quello che faccio. A superare ostacoli con curiosità, ampliandola quindi la mia curiosità che è stata anche quella…il motore che mi ha salvato la vita nella malattia. A scrivere, per necessità fisica e/o professionale.
Tutti i tuoi appuntamenti a Torino
Firmacopie il 18 maggio dalle 11 presso CioccolatItaliani al Centro Commerciale Lingotto, al cortile 3. Presentazione il 19 maggio dalle 17 presso lo stand SBS Edizioni al padiglione 2, H27. Ci sarà anche la casa editrice Argentodorato di Ferrara con il mio Lacrime nere, quindi sarò sicuramente anche da loro.
Il tuo motto
Karma e sangue freddo.
A chi rivolgi il tuo ringraziamento?
A Sheyla Bobba mia agente ed editore. A Federico Cricchio, mio collega, amico e braccio destro in ogni cosa. A mia madre e ovviamente a me.