"Per me l'origine di una parola, la sua vera essenza ed emozione, non risiede nella sua etimologia ma nella radice di quella sensazione che ci detta la mente attraverso il cuore"...
Con queste parole pregne di significato e il cui acume ci catapulta direttamente nel cuore della sua scrittura e quindi della sua personalità, Sabrina Morelli spiega uno dei motivi che l’hanno portata a stendere il suo primissimo libro, la cui storia purtroppo, ha origine da alcuni lutti famigliari.
Sabrina Morelli nasce a Roma e dopo aver conseguito gli studi classici e poi quelli giuridici, si appassiona all’informatica, conseguendo quindi il seguito il triennio come programmatrice di linguaggio C Cobole Unix. Dopo la morte del padre e la malattia del marito, nel 2018 ha iniziato a
scrivere poesie, un amore per la letteratura l’ ha accompagnato sin dai suoi studi classici soprattutto negli autori come Saffo, Platone, Boudelaire e Alda Merini.
È attualmente amministratore di un gruppo poetico e membro di altri gruppi che hanno conferito alla stessa diversi premi letterari. Alcune delle sue poesie sono state pubblicate anche su testate giornaliste come “Buongiorno Taranto” e “Caserta Web”.
L’autrice e poetessa si reputa una cantautrice dell’anima, la sua poetica varia dall’amore al dolore, proprio come la sua storia che racconta tra le pagine di TRA CORPO E ANIMA:
“Nel 2016 ho perso mio padre, aveva 79 anni, la mia vita si è fermata per qualche secondo, non avevo più quella forza motrice che mi dava la gioia di vivere, nonostante fossi già mamma…Poi, si è ammalato anche mio marito e mia madre quasi due anni dopo, mi sentivo persa, arrabbiata con il destino, con il mondo senza capire il perché di questo fato che si accaniva contro senza tregua...”
Racconta con toni mesti Sabrina, una donna forte che nonostante tutte le avversità, non si è mai arresa.
“Non volevo comprendere, ma, non volevo nello stesso tempo arrendermi a tutto ciò...Così è cominciato tutto, prima una parola, poi una frase, poi un pensiero, infine la mia esistenza era su quel pezzo di carta, una poesia, un'emozione, una sensazione, me...”
Le parole diventano come il rifugio esistenziale di Sabrina che avverte in esse un conforto che la vita, in quel momento, gli negava perché era troppo il dolore finora assorbito.
Comincia allora un lungo processo di scrittura, dal quale la Morelli ricava se stessa e le sue emozioni più nascoste:
“ La prima fu per mio padre, poi cominciai a riscoprire in me la voglia di descrivere la passione, l'eros, l'amore, il dolore, quello che ero dentro, quella che sono oggi...La poesia mi ha salvato, non perché potessi capire o riscoprire la sua origine, ma, perché mi ha dato quella voglia di esistere di nuovo attraverso le vibrazioni che ogni verso mi donava, ho scritto per vivere non per dare lezioni di vita, ed oggi voglio pubblicare questa Silloge per farvi comprendere attraverso le mie parole, che la poesia, lo scrivere può andare oltre, oltre ogni erudita saccenza, ogni più profonda conoscenza, i nostri pensieri vanno oltre e disegnano su carta le linee di ogni nostro percorso...
E con parole che descrivono mirabilmente altre parole, parole tacite ma anche parole intrise di “anima e corpo”, come appunto è i titolo del suo libro appena pubblicato, Sabrina afferma:
Ho scritto Tra Corpo e Anima perché vi voglio con me, voglio farvi comprendere che scrivere, è forse oggi, in un mondo in cui si chatta con il tuo amico nonostante ti sia di fronte, si parla d'amore solo su siti di incontri o si vive attraverso le storie di social media, la nostra unica salvezza per comprendere davvero cosa risiede dentro la nostra essenza...
Sonia Bellin