Trent’anni di laboratori di teatro targati Noidellescarpediverse all’interno del Liceo Classico e Musicale “Petrarca”. L’associazione culturale aretina è tornata a rinnovare un progetto di educazione teatrale che si ripete ininterrottamente dal 1993 e che, nell’attuale anno scolastico, sta coinvolgendo sessanta alunni in un percorso artistico strutturato attraverso cento ore di lezioni orientate alla messa in scena di veri e propri spettacoli. Questi laboratori rappresentano un unicum con pochi pari a livello nazionale in termini di longevità e di partecipazione, andando a configurare un’esperienza di successo capace di attraversare più generazioni di studenti che hanno potuto vivere le emozioni del mettersi alla prova sul palcoscenico.
Il progetto, coordinato dalla professoressa Rossana Gadani, è condotto fin dalla prima edizione dall’attore e regista Riccardo Valeriani dei Noidellescarpediverse che sta proponendo un percorso progressivo in più fasi per acquisire consapevolezza e conoscenza delle diverse dinamiche del palcoscenico. I sessanta alunni sono stati divisi in tre gruppi e, nelle prime lezioni fino a febbraio, vivranno esercizi orientati alla conoscenza di sé, all’improvvisazione, alla creazione del gruppo, alla mimica, all’utilizzo della voce e dello spazio, poi intraprenderanno un lavoro specifico di interpretazione e riscrittura dei testi dei grandi autori di ieri e di oggi. Questa seconda fase sarà condotta insieme all’autore Samuele Boncompagni e troverà il proprio compimento nella rappresentazione di tre spettacoli all’interno di una rassegna prevista nel mese di maggio, permettendo così agli allievi-attori di dare espressione all’intero percorso e di esibirsi davanti a un vero pubblico. «I primi allievi del laboratorio di teatro del Liceo “Petrarca” misero in scena “Le nuvole” di Aristofane nel 1993 al teatro di San Giuliano - ricorda Valeriani. - Oggi, a distanza di trent’anni, questo progetto di teatro tra i banchi di scuola è ancora attuale e continua ad aggregare decine di ragazzi che mostrano interesse verso questa arte, scegliendo di vivere questa esperienza e di mettersi in gioco. Un ringraziamento particolare va al dirigente scolastico del Liceo, la professoressa Mariella Ristori, che da sempre sostiene questo laboratorio e che ha permesso di condurlo in modalità alternative anche nei delicati periodi dell’emergenza sanitaria. Questo percorso rappresenta uno dei fiori all’occhiello dell’attività di educazione teatrale della nostra associazione che è condotta anche in altri istituti di diverso grado del territorio provinciale, andando ad accompagnare centinaia di giovani studenti a padroneggiare diverse tecniche in ambito creativo, ludico, artistico e espressivo».