Il 2023 si apre con una brutta notizia per più di 17.000 automobilisti abruzzesi; secondo l’osservatorio di Facile.it – realizzato su un campione di oltre 13mila preventivi raccolti in Abruzzo su Facile.it a dicembre 2022 – tanti sono gli assicurati che, a causa di un incidente con colpa dichiarato nel corso dello scorso anno, dovranno fare i conti con un peggioramento della propria classe di merito e, di conseguenza, vedranno aumentare il costo del premio Rc auto.
Notizie negative anche per gli automobilisti virtuosi dal momento che, negli ultimi 12 mesi, le tariffe delle polizze auto sono tornate a crescere; secondo i dati* dell’Osservatorio di Facile.it, a dicembre 2022 per assicurare un veicolo a quattro ruote in Abruzzo occorrevano, in media, 392,41 euro, vale a dire il 13,4% in più rispetto a dicembre 2021.
«Ad incidere sulla tendenza al rialzo», spiega Andrea Ghizzoni, Managing Director Insurance di Facile.it. «sono diversi fattori; da un lato l’aumento degli incidenti stradali, dall’altro l’inflazione che sta avendo ricadute anche sul costo dei sinistri. In un contesto di rincari, quindi, confrontare le offerte presenti sul mercato potrebbe essere una soluzione per risparmiare e contrastare eventuali aumenti futuri.».
Rincari e morosità
I rincari all’Rc auto arrivano in un momento sfavorevole per le famiglie italiane già alle prese con l’inflazione e i conseguenti aumenti; secondo l’indagine commissionata da Facile.it agli istituti mUp Research e Norstat*, nei soli primi nove mesi del 2022, in Italia erano già più di 700.000 gli automobilisti che, a causa dell’incremento generalizzato dei costi, avevano dichiarato di aver saltato il pagamento del rinnovo dell’assicurazione auto. Una platea di morosi che potrebbe allargarsi ulteriormente se si considera che sono oltre 1,5 milioni i nostri connazionali che hanno ammesso di poter essere obbligati a saltare il prossimo rinnovo in caso di ulteriori rincari.
L’andamento provinciale
A livello regionale il 2,36% degli automobilisti ha dichiarato un incidente con colpa, percentuale che risulta essere più bassa rispetto a quella nazionale (2,51%).
Analizzando il campione su base provinciale emerge che Teramo è la provincia abruzzese che ha registrato la percentuale più alta di automobilisti che, lo scorso anno, hanno denunciato all’assicurazione un sinistro con colpa (2,77%) e che, quindi, vedranno peggiorare la propria classe di merito e, con essa, salire il costo dell’Rc auto. Seguono Pescara (2,48%) e L’Aquila (2,18%).
Chiude la classifica la provincia di Chieti, area abruzzese dove in percentuale sono stati denunciati alle assicurazioni meno sinistri con colpa (2,07%).
Identikit dell’automobilista colpito dai rincari
Ma qual è l’identikit degli automobilisti abruzzesi che vedranno aumentare l’Rc auto a causa di un sinistro con colpa? A peggiorare la propria classe di merito sarà il 2,70% del campione femminile ed il 2,16% di quello maschile.
Considerando, invece, la professione dell’assicurato emerge che i pensionati sono risultati essere la categoria che, in percentuale, ha dichiarato con più frequenza un sinistro con colpa (3,50%) che farà scattare un aumento della polizza; seguono le casalinghe (2,93%). Di contro, sono gli impiegati pubblici coloro che, sempre percentualmente, hanno dichiarato nel corso del 2022 meno sinistri con colpa (1,74%).
*L’Osservatorio auto di Facile.it calcola il premio di assicurazione RC auto medio e le sue variazioni negli ultimi 12 mesi. Per calcolare tali dati, Facile.it si è avvalso di un campione di 216.162 preventivi effettuati in Abruzzo dai suoi utenti tra il 1 dicembre 2021 e il 31 dicembre 2022 e i relativi risultati di quotazione prodotti. Facile.it confronta le compagnie assicurative elencate a questa pagina: https://www.facile.it/come-funziona.html#compagnie_confrontate
Nota metodologica: Indagine mUp Research - Norstat svolta tra il 16 ed il 19 settembre 2022 attraverso la somministrazione di n.1.001 interviste CAWI ad un campione di individui in età compresa fra 18 e 74 anni, rappresentativo della popolazione italiana adulta residente sull’intero territorio nazionale.
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